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Libri di Lore "dimenticati"

Discussione in 'The Elder Scrolls V: Skyrim' iniziata da Varil, 26 Novembre 2018.

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  1. Vampirismo

    6 voti
    40,0%
  2. Lord Vivec

    6 voti
    40,0%
  3. La storia di Daggerfall

    10 voti
    66,7%
  4. Cosmologia, Creazione

    10 voti
    66,7%
  5. Mitologia Nordica

    9 voti
    60,0%
  6. Dei e Pantheon poco approfonditi

    10 voti
    66,7%
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  1. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Ho finito la revisione delle 36 lezioni. Che figata! Per quanto (volutamente) incomprensibili a larghi tratti, hanno un fascino ineguagliato. Tutto quell'oscurantismo mistico, mistero religioso, allegorie e metafore, mito. Per i più colti: tra l'altro, a me ricordano tantissimo lo stile di scrittura di Nietzsche. A voi no?
    Kirkbride è un genio e un pazzo insieme.
    Pubblicherò il resto dei libri piano piano, per darvi il tempo di metabolizzarli :D


    Le 36 Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventitre




    La Scrittura della Spada, Primo:

    'La spada, trattata come un pasto delicato, è il Simbolico Collage. Ti serve bene nella prima metà della vita. Nomina una dinastia che non lo sappia.'

    Secondo:

    'L'unità del mio approccio è compresa dal guerriero immobile. I veri occhi sono acquisiti. Rallègrati come i miei argomenti e reami. Costruisco per te una città di spade, e con ciò intendo leggi che intaglino la gente che vive in quel luogo in forme migliori.'

    Terzo:

    'Le ragazze bruciano i loro vestiti al mio arrivo se sono corazzato. Vengono verso di me come pellegrini sanguinanti. Gli spiriti minori muoiono senza lasciare traccia. Segui me di tutto l'ALMSIVI se devi segnare i tuoi giorni con gli omicidi. AE ALTADOON, la terza legge delle armi.'

    Quarto:

    'Il guerriero immobile non è mai stanco. Si ritaglia degli spazi di sonno in mezzo a una battaglia per recuperare le forze.'

    Quinto:

    'L'istinto non è un'azione riflessa, ma tiene in riserva dei piccoli miracoli. Io sono il benessere che decide che guerriero emergerà. Non implorare la fortuna. Servimi per vincere.'

    Sesto:

    'L'estensione dell'apparentemente disattivato è il tuo amore per l'assoluto. La nascita di Dio dalla moglie dell'uomo dei netch è l'aborto della gentilezza dall'amore.'

    Settimo:

    'La vera spada può tagliare catene di generazioni, che è come dire i miti della creazione dei tuoi nemici. Guardami come il giardino esiliato. Tutto il resto è erbaccia da tagliare.'

    Ottavo:

    'Ti dò un'antica strada temperata dal secondo cammino. Le tue mani devono essere enormi per impugnare una spada delle dimensioni di un'antica strada, eppure colui che è della statura giusta potrebbe irritare il sole semplicemente con un bastone.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.
     
    Ultima modifica: 19 Aprile 2021
    A f5f9 e alaris piace questo messaggio.
  2. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventiquattro



    Quindi Vivec lasciò la casa degli assassini e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il terzo mostro, chiamato Montagna dell'Orda. Era fatto di guerrieri modulari che correvano liberi ma distanziati secondo uno schema; e dal guerriero più alto che poteva tagliare le nuvole, potevano diffondersi ai suoi piedi come un albero, una gonna il cui orlo inferiore era un esercito che correva attraverso la cenere.

    Vivec ammirò la forma conica di suo figlio e ricordò con gioia il vortice di stili di combattimento che gli aveva insegnato nei giorni prima della vita.

    Vivec andò dentro Veloth dicendo: 'Onus'.

    Ma prima che potesse entrare a portata di spada del mostro, un trio di casate minori aveva intrappolato la Montagna dell'Orda in una rete di dottrine ambigue. Quando videro il loro signore, i Velothi esultarono.

    'Siamo felici di servirvi e vincere!' dissero.

    Vivec sorrise verso queste anime coraggiose intorno a lui ed evocò dei demoni celebranti per far festa sui vincitori. Ci fu una grande dimostrazione di amore e di rispetto intorno al mostro intrappolato e Vivec era al centro con un copricapo fatto di ossa accoppiate. Rise e raccontò barzellette mistiche e fece sposare i capi delle tre casate e li fece divenire un nuovo ordine.

    'Ora sarete per sempre i miei Armigeri Leggeri', disse.

    Quindi Vivec perforò la Montagna dell'Orda con Muatra e lo rese una grande borsa d'ossa. Al tocco della sua mano destra la rete divenne giusta scrittura e così la scagliò tutta a nordest. I contenuti si diffusero come bagliori di zucchero e Vivec e gli Armigeri Leggeri corsero sotto di essi ridendo.

    Alla fine le ossa della Montagna dell'Orda atterrarono e divennero le fondamenta della Città delle Spade, che Vivec chiamò come il suo sigillo, e la rete cadde attraverso e in mezzo ad essa, formando dei ponti attraverso le ossa, e dato che i suoi segmenti erano stati toccati dalla Sua sacra saggezza, divennero le più perfette strade cittadine dei mondi conosciuti.

    Moltitudini di Velothi vennero nella nuova città e Ayem e Seth le diedero le proprie benedizioni. Le strade erano piene di risate e amore e della forza dei figli del nemico a forma di albero.

    Ayem disse:

    'Alla città del mio fratello-sorella dono la sacra protezione della Casata Indoril, i cui poteri e troni non conoscono eguali sotto i cieli, e da cui giunse l'Hortator.'

    Seth disse:

    'Alla città del mio fratello-sorella dono un passaggio sicuro attraverso gli angoli oscuri ancora rimasti di Molag Bal e le dono anche questo incantesimo: SO-T-HA-SIL, che è il mio nome più potente. Proteggerò i perduti finché il loro volo avrà scopo e riempirò tutte le strade e i vicoli con i misteriosi sentieri della civiltà, e darò alla città una mente e ne farò un canale per il pieno concentrato dell'ALMSIVI.'

    Così venne fondata la città di Vivec nei giorni di Resdaynia.

    La fine delle parole è ALMSIVI.





    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Venticinque




    La Scrittura della Città:

    'Tutte le città sono nate da solida luce. Così è la mia città, la sua città.

    'Ma poi la luce diminuisce, rivelando il luminoso e terribile angelo di Veloth. E' nella sua forma pre-chimerica, il demoniaco VEHK, scarno e pallido e bellissimo, con la pelle tirata dolorosamente, sottile su ossa di uccello, serpenti piumati avvolti intorno alle sue braccia. Le sue ali sono spiegate dietro di lui, i loro apici rossi e gialli come rasoi al sole. La massa del suo ciuffo di capelli di fuoco fluttua come fosse sott'acqua, lattiginosa nel nembo di luce che incorona la sua testa. La sua presenza è innegabile, il timore troppo per essere sopportato.

    'Questa è la città di Dio, differente dalle altre. Le città dei Paesi stranieri mettono i loro abitanti a dormire e camminare nell'Est ferito-dalla-stella per rendermi omaggio. La capitale degli uomini del nord, incrostata di ghiacci vecchi di eoni, s'inchina davanti alla città di Vivec, me ed essa insieme.

    'Strade auto-pensate corrono nel sangue di un tunnel. Mi sono ricostruito. Cartelli con grandi occhi lungo il mio braccio di traffico, presto un mare interno. Il mio corpo brulica di tutti coloro che si riuniscono per vedermi crescere come un monolitico strumento di piacere. La mia spina dorsale è la strada principale verso la città che sono. Innumerevoli transazioni si svolgono nelle vene e sulle passerelle e il vagabondare, vagabondare, vagabondare, mentre vagano sopra e attraverso e si aggiungono a me. Ci sono templi eretti lungo le cavità del mio cranio e li indosserò per sempre come una corona. Cammina lungo le labbra di Dio.

    'Mi aggiungono nuove porte e divento senza sforzo trans-immortale con il venire e il partire e il caldo camminare del mercato ove sono commerciato, grida dei bambini che senti giocare, derisi, divertiti, desiderati, pagati in moneta nativa, appena coniata con la mia faccia su un lato e il mio corpo-città sull'altro. Fisso ogni nuova finestra. Presto sono un insetto con un milione di occhi che sogna.

    'Trombe di guerra rosse scintillanti suonano come cibo nella cassa toracica del transito mescolato. Gli eretici sono distrutti sulle ginocchia della piazza. Inondo le colline, con le case che si alzano come eruzioni cutanee, e non mi gratto mai. Le città sono gli antidoti per la caccia.

    'Alzo lanterne per illuminare i miei vuoti, presto cera alle migliaia di candele che portano il mio nome ancora e ancora, il nome innumerevole, rinchiuso, mantra e sacerdote, dio-città, che riempie ogni angolo col nome del nome, roteante, volteggiante, correndo lungo la lingua del fiume, ridacchiando per il suono dei passi che si accoppiano, vendono, rubano, cercano e non si preoccupano di chi cammina con me. Questo è il fiorito schema dell'Aurbis. Questa è la promessa dello PSJJJ: uovo, immagine, uomo, dio, città, stato. Servo e sono servito. Sono fatto di fili e stringhe e mortaio e accedo al mio stesso precedente, mondo senza essere.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.
     
    Ultima modifica: 29 Settembre 2021
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  3. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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  4. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Bellissime come sempre le 36 lezioni di vivec, uno in assoluto tra i miei libri preferiti della saga. Comunque, ma solo a me viene mal di testa ogni volta che mi sforzo di comprenderne tutte le sue sfaccettature e significati? :emoji_sweat_smile:
     
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  5. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Non sei il solo :D
    È roba fuori di testa xD
    Anche perchè secondo me alcune frasi non hanno un vero senso, o almeno, ce l'hanno solo nella testa di Kirkbride xD
     
    Ultima modifica: 20 Aprile 2021
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  6. alaris

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    Direi proprio che non sei il solo, i TES hanno una lore veramente fantastica ed immensa.
     
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  7. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventisei


    Poi Vivec abbandonò la propria estasi architettonica e tornò allo spazio non spaziale. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il quarto mostro, chiamato la Cabala Tascabile.

    Il mostro si nascondeva nei libri di incantesimi dei grandi maghi Chimer dell'estremo oriente, dove i Parasoli dell'Imperatore crescevano selvaggi. Vivec si travestì da semplice viaggiatore, ma irradiava un tenue tessuto sensoriale in modo che i maghi lo cercassero. Rese Muatra un semplice nano che camminava.

    In poco tempo l'invisibile guerriero-poeta fu tra le biblioteche dell'est, e diede le parole essenziali della Cabala Tascabile in pasto al suo nano che camminava, correndo quando poi la magia falliva. Dopo un anno o due dal suo furto, Muatra ebbe mal di stomaco e il nano che camminava esplose vicino alle gabbie degli schiavi della torre di un mago. La Cabala Tascabile scivolò nelle bocche degli schiavi e si nascose di nuovo.

    Vivec osservò poi gli schiavi erompere in un balbettio e spezzare la magia. Scossero le proprie gabbie e cantarono inni a metà che presero forma in una conoscenza proibita e arcana. Una litania di demoni apparve e bevve l'eccesso. Afferratori del Posto Adiacente giunsero di lato nel mondo, visto che il parlare degli schiavi aveva distrutto i normali punti non cardinali.

    Quindi naturalmente apparve un insetto gigante, con il più grande mago dell'est al suo interno. Poteva vedere oltre il travestimento di Vivec e scoprì la divinità del guerriero-poeta ma si ritenne così potente che parlò duramente:

    'Guarda cos'hai causato, stupido Trino! Colonne di nonsensi e litanie di demoni! Non vedo come la ragione o la temperanza possano essere completamente ristabilite, a causa del tuo mangiare, mangiare, mangiare! Perché non vai a sposare altri demoni?'

    Vivec pugnalò il mago attraverso la sua anima.

    La bardatura dell'insetto gigante cadde sulle gabbie degli schiavi ed essi fuggirono liberi e spericolati, troppo spericolati e con parole incinte. I colori si piegarono nella terra. Vivec creò un demone con la testa a forma di cupola per contenere il tutto.

    'La Cabala Tascabile è quindi interrata qua per sempre. Sia questa una terra maledetta dove la stregoneria è infranta e diffamata.'

    Quindi prese Muatra per la barba e lasciò lì l'emisfero spettrale del demone dalla testa a cupola. Ai suoi confini, Vivec mise un avviso e un canto d'ingresso che conteneva errori. Con ossa finte del Muatra quasi morto creò i pali da tenda di una fortezza-teoria e le lingue fatali vennero imprigionate per sempre.

    Seth apparve e guardò ciò che il suo fratello-sorella aveva creato. Il Re Meccanico disse:

    'Degli otto mostri, questo è colui che confonde di più. Posso farne un tesoro?'

    Vivec lasciò fare questo a Seth ma gli disse di non rilasciare mai la Cabala Tascabile nel mondo di mezzo. Disse:

    'Ho nascosto segreti nei miei viaggi qui e ho creato un simile di Muatra per allontanare gli imprudenti. Sotto questa cupola, il mito temporale non è più umano.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.




    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventisette



    La Scrittura della Parola, Primo:

    'Tutto il linguaggio è basato sulla carne. Non lasciare che i sofisti ti ingannino.'

    Secondo:

    'Il terzo cammino esplora l'isteria senza paura. Gli sforzi dei folli sono una società a sé, ma solo se sono scritti. Il saggio può sostituire una legge con un'altra, anche nell'incoerenza, e continuare a dire che sta lavorando con metodo. Questo è vero nel discorso e si estende a tutta la scrittura.'

    Terzo:

    'Non addentrarti nel regno delle scuse per cercare l'assoluzione. Oltre l'articolazione, non vi è colpa. Il Posto Adiacente, ove vivono gli Afferratori, è l'illusione del vocale o il regno di mezzo del pensiero, ossia il costrutto. Così è come ho rubato la certezza del Cancelliere dell'Esattezza, perfetto da qualunque angolo lo si guardi. Quando esci dal vocale, non puoi mai essere certo.'

    Quarto:

    'Il corpo più vero dell'operato è fatto di silenzio: quel silenzio che risulta da nessun riferimento. Con questo termine intendo i morti.'

    Quinto:

    'Il significato primo è sempre nascosto.'

    Sesto:

    'Il regno delle scuse è la perfezione ed è impossibile da attaccare. Quindi, il saggio lo evita. La trinità nell'unità è il mondo e la parola dell'azione: il terzo sentiero.'

    Settimo:

    'Il saggio che sopprime i suoi migliori aforismi: taglia le sue mani, perché è un ladro.'

    Ottavo:

    'I vestiti della mappa rotta sono indossati solo da folli ed eretici. La mappa è una via d'uscita dalla pigrizia. E' la lingua polverosa, cioè la cartina donata, che la maggioranza prende come una storia già completa. Nessuna parola è vera finché non viene mangiata.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.





    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventotto



    Quindi Vivec lasciò Seth a sorvegliare il demone dalla testa a cupola e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il quinto mostro, chiamato l'Uomo Rubicondo.

    Quando i dreugh governavano il mondo, il Principe Daedroth Molag Bal era il loro capo. Perciò il mostro aveva assunto una forma differente, spinosa e corazzata e fatta per il mare. Vivec, dando alla luce i molti frutti del suo matrimonio, aveva gettato una vecchia immagine di Molag Bal nel mondo: un carapace di memoria morta. Non sarebbe stato un mostro, se solo un bambino Velothi non avesse voluto impressionare il suo villaggio indossandolo.

    L'Uomo Rubicondo, degli otto mostri, era il meno complicato. Rendeva quelli che lo indossavano grandi assassini e nient'altro. Esisteva nel fisico. Solo la geografia lo rendeva speciale.

    Quando Vivec lo trovò vicino al villaggio del bambino, Gnisis, ci fu un violento scontro armato e uno sconvolgimento della terra. La loro battaglia creò il West Gash. I viaggiatori che vanno lì sentono ancora il suo suono: spada attraverso la crosta, il grugnito di Dio, lo schiocco delle gambe spezzate del suo figlio mostruoso.

    Dopo la sua vittoria, Vivec portò il guscio dell'Uomo Rubicondo ai dreugh che avevano modificato sua madre. La Regina dei Dreugh, il cui nome non è facile da pronunciare, era in un periodo di auto-incubazione. I suoi guardiani presero il dono da Vivec e promisero di sorvegliarlo e tenerlo lontano dal mondo della superficie. Questa è la prima testimonianza della natura bugiarda dei dreugh.

    Dopo dieci anni, L'Uomo Rubicondo apparve di nuovo, questa volta vicino a Tear, indossato da uno sciamano ribelle seguace della Casata dei Problemi. Invece di sorvegliarlo, i dreugh avevano riempito l'armatura vivente con una mitica inflessibilità. Fece la muta presto dopo aver assunto le abilità dello sciamano e aver allungato le sue ossa verso i cinque angoli.

    Quando Vivec incontrò di nuovo il mostro in battaglia, vide i resti dei tre villaggi che gocciolavano dai suoi piedi. Assunse la sua forma gigante e uccise l'Uomo Rubicondo per mezzo del Collage Simbolico. Visto che non si fidava più degli Altmer del mare, Vivec diede il carapace del mostro ai leali e devoti mistici della Stanza dei Numeri. Disse loro:

    'Potete fare dell'Uomo Rubicondo l'armatura di un filosofo.'

    I mistici cominciarono avvolgendo uno dei loro saggi nei gusci, una serie di gesti da parte di due numeri sovraordinati, uno alto in modo ormonale e l'altro appena sotto le sue braccia. Corsero intorno al carapace attraversandosi l'un l'altro, applicando resina sacra presa dalle carcasse degli ora inutili numeri fra dodici e tredici. Cannucce dorate furono rapidamente infilate attraverso l'epidermide mitica affinché il saggio potesse respirare. Dopo che le incisioni cerimoniali furono disegnate nella resina che si stava indurendo (lunghe liste di nomi morti e di equazioni le cui soluzioni dovevano essere trovate nella bocca del Chimer all'interno) vennero le illuminazioni, iscritte dalla luminosa, terribile unghia di Vivec. Dalla punta dell'unghia fluì un liquido rovente che riempì i solchi delle incisioni cerimoniali. Sanguinarono esternamente a formare disegni venati intorno al guscio del saggio che i teologi avrebbero decifrato dopo un tempo eterno.

    La fine delle parole è ALMSIVI.
     
    Ultima modifica: 25 Giugno 2022
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  8. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Buon weekend, gente!



    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Ventinove



    La Scrittura dei Numeri:

    1. La Frattura del Drago, o la Torre. 1
    2. L'Enantiomorfo. 68
    3. Il Cancello Invisibile, ALMSIVI. 112
    4. Gli Angoli della Casata dei Problemi. 242
    5. Gli Angoli del Mondo. 100
    6. I Giorni del Cammino. 266
    7. La Spada al Centro. 39
    8. La Ruota, o gli Otto Donatori. 484
    9. Il Mancante. 11
    10. Le Tribù degli Altmer. 140
    11. Il Numero del Maestro. 102
    12. I Cieli. 379
    13. Il Serpente. 36
    14. Il Colpo di Tosse del Re. 32
    15. La Forza Redentrice. 110
    16. Le Blasfemie Accettabili. 12
    17. Il Disco Scagliato. 283
    18. L'Uovo, o il Sei Volte Saggio.
    19. La Casa Provvisoria. 258
    20. Il Reticolo Lunare. 425
    21. L'Utero. 13
    22. Sconosciuto. 453
    23. Il Profeta Vano. 54
    24. La Ferita della Stella. 44
    25. L'Imperatore. 239
    26. Il Piano Ribelle. 81
    27. Il Fuoco Segreto. 120
    28. La Lampada Affogata. 8
    29. Il Saggio Catturato. 217
    30. Lo Scarabeo. 10
    31. La Cornice d'Ascolto. 473
    32. La Falsa Chiamata. 7
    33. Le Anticipazioni. 234
    34. La Grammatica Senzalegge. 2
    35. La Maglia-Prigione. 191
    36. Le Ore. 364

    'La presenza di una testimonianza sorda, questo è ciò che sono i numeri. Si aggrappano all'Aurbis come ultima nostalgia della loro divinità. Le effigi dei numeri sono le loro applicazioni correnti; questa è follia, come sopra. Essere ancorati a un simbolo è troppo, troppo sicuro'

    La fine delle parole è ALMSIVI.




    ndt: Sapevate che c'è un messaggio nascosto nei 36 sermoni che si può scoprire con i numeri scritti sopra? Se notate infatti i numeri sopra riportati sono 36, come i sermoni. E ad ognuno è associato un altro numero. Prendendo la parola nella posizione corrispondente al numero riportato, facendolo per ogni sermone, esce fuori questo messaggio nascosto (ovviamente vale solo in inglese):

    "He was not born a god. His destiny did not lead him to this crime. He chose this path of his own free will. He stole the godhood and murdered the Hortator. Vivec wrote this."

    Tradotto:

    "Egli non nacque divino. Non è stato il suo destino a condurlo al suo crimine. Ha scelto questo percorso di sua spontanea volontà. Ha rubato la divinità e ha assassinato l'Hortator. Lo ha scritto lo stesso Vivec."

    Ripeto: Kirkbride fott**issimo GENIO!



     
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  9. alaris

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    Assolutamente si veramente un tocco di classe! La lore dei Tes è qualcosa di unico.
     
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  10. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trenta



    Quindi Vivec lasciò i mistici della Stanza dei Numeri e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il sesto mostro, chiamato Volto di Città. Si irritò quando non riuscì a trovarlo e tornò a Mourning Hold con una rabbia segreta, uccidendo un mistico che chiedeva ordini superiori.

    Nerevar, l'Hortator, fu testimone di questo e disse: 'Perché fai questo, signore? I mistici ti cercano per avere una guida. Lavorano per rendere migliore il tuo tempio.'

    Vivec disse: 'Nessuno sa cosa io sia.'

    L'Hortator annuì e tornò ai suoi studi.

    Ecco come Volto di Città si era nascosto dal suo padre-madre: era nato col nome di Ha-Note, un semplice bisogno di potere, un nervo di vento esoterico sintonizzato sulla frequenza delle masse raggruppate. Aveva messo radici nei villaggi e si era moltiplicato, trovando nelle menti degli abitanti un'astrologia velata, le mappe stellari della cultura, e questa risonanza gli aveva fatto girare la testa. Ha-Note si era mosso lateralmente verso il Posto Adiacente, crescendo all'insaputa di tutti. Sopra il vocale, aveva tremato con nuove emozioni, immortali, assorbendo più di trenta volte tutto quello che si sa che esista nel mondo di mezzo. Quando Ha-Note divenne estremamente nostalgico, gli Afferratori lo presero.

    Un Afferratore disse: 'Nuove emozioni ai solitari arrivano solo per follia. Questa cosa è andata. Ora è nostra.'

    Gli Afferratori non avevano mai fatto una loro città e l'occhiata che diedero a quella di Vivec, che luccicava di santità attraverso tutte le sfere, suscitò la loro attenzione.

    'Per questa ragione il problema di Vehk è scivolato nel nostro regno, attirato dal nostro desiderio, nascosto nella perdita. Dovremmo costruire la nostra torre-speranza sulla sua faccia.'

    Ora molti anni erano passati a Resdaynia, e gli alti sacerdoti dei Dwemer stavano costruendo qualcosa di simile a Vivec e al nuovo Ha-Note degli Afferratori. L'Hortator era impegnato con un loro esercito che era divenuto troppo coraggioso, dicendo parole folli, e Nerevar aiutò a distruggerli con l'aiuto della legione orfana di Ayem. Quando andò per dare il trofeo a Vivec, vide il suo signore sotto attacco da parte di Volto di Città. Il mostro stava dicendo questo:

    'Siamo qui per sostituire la tua città, Vehk e Vehk. Veniamo dal luogo delle emozioni-più-che-conosciute e la nostra cittadinanza è morta per questo. Siamo venuti per due cose ma possiamo rimanere solo per una. Ad ogni modo ti chiediamo di correggere il nostro errore di cultura o almeno di prendere il tuo con la forza. La seconda cosa è più facile, pensiamo.'

    Vivec sospirò.

    'Dovresti rimpiazzare la mia direzione', disse. 'Sono stanco di ciò, anche se volevo ucciderti un'era fa. Resdaynia è malata, e non ho tempo per un'altra analogia immaginaria di un incidente sconosciuto. Ecco, prendi questo.'

    Quindi toccò la torre-speranza di Volto di Città e corresse l'errore degli Afferratori.

    'E questo.'

    Quindi colpì il cuore di Volto di Città col Pugnale dell'Etica, che è come dire RKHT AI AE ALTADOON AI, la lama corta del giusto commercio.

    La fine delle parole è ALMSIVI.




    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trentuno


    Molti altri anni passarono, a Resdaynia, e gli alti sacerdoti dei Dwemer erano quasi pronti a fare la guerra ai sovrani di Veloth. L'Hortator era divenuto il marito di Ayem in quest'epoca e il primo santo della via Trina. Vivec si era stancato di combattere i suoi figli e figlie, così si era preso una pausa dalla sua continua ricerca.

    L'Hortator disse a sua moglie: 'Dov'è Vivec, il mio insegnante? L'amo ancora, sebbene diventi freddo. Le sue lamentazioni, se così posso chiamarle, hanno cambiato la pelle dell'intero paese. E' difficile trovarlo da qualche parte a Veloth negli ultimi tempi. La gente diventa scura a causa di ciò.'

    E Ayem ebbe pietà per il suo preoccupato marito e gli disse che la spada del Trino stava combattendo dei mostri minori, risvegliati dai Dwemer mentre questi ultimi lavoravano alle proprie macchine d'assedio di ottone. Prese l'Hortator dentro di sé e gli mostrò dove si trovava il suo maestro.

    ALMSIVI, o almeno l'aspetto che aveva scelto di essere Vivec, sedeva nella Sala delle Litanie del Tempio del Falso Pensiero, dopo la sua battaglia contro gli Ogre Flauto-e-Tuba del West Gash. Cominciò a scrivere, ancora, nel suo Libro delle Ore. Primo, dovette indossare il suo Volto d'Acqua. In quel modo poteva separare il bronzo del Vecchio Tempio dal blu del Nuovo e scrivere in felicità. Secondo, dovette prendere un'altra penna dalla Grande Luna, rendendola quindi morta. In quel modo poteva scrivere dei mortali con veridicità. Terzo, ricordò il Banchetto dei Melograni, dove fu forzato a sposare Molag Bal con scritture bagnate per cementare la sua immagine in quella di Mephala e poter scrivere con mani nere. Scrisse:

    'L'ultima volta che sentii la sua voce, mostrando il più leggero segno di impazienza, imparai a controllare me stesso e a sottomettermi alla volontà degli altri. Dopo di questo, osai prendere il fuoco sacro e realizzai che non c'era equilibrio negli ET'ADA. Erano bugiardi, radici perdute e il massimo che posso fare è essere un interprete nel razionale. Perfino questo delude i bisogni della gente. Mi siedo sul seggio della pietà e passo il giudizio, lo stato di veglia, e l'aspetto di fase della spinta innata. Solo qui posso dubitare, in questo libro, scritto nell'acqua, allargato per includere il male.'

    Poi Vivec gettò il suo inchiostro su questo passaggio per coprirlo (per il lettore laico) e scrisse invece:

    'Trovami nella carta annerita, senza armatura, nello scenario finale. La verità è come mio marito: istruito a distruggere, pieno di procedure e rumore, martellante, pesante, pesantemente pieno di schemi, lezioni apprese solo con la mazza. Lascia che quelli che mi ascoltano siano percossi, e lascia che alcuni muoiano nella cenere per il colpo. Lascia che quelli che lo troveranno lo trovino assassinato dall'illuminazione, preso a pugni come una casata traditrice, perché, se un'ora è dorata, allora io sono un immortale codice segreto. Sono il partecipe del Tamburo del Destino, scelto tra tutti coloro che vivono nel mondo di mezzo, per indossare questa corona, che riverbera di verità, e sono il messia straziante.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.





    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trentadue



    La Scrittura della Mazza, Primo:

    'Il piacere dell'annichilimento è il piacere di sparire nell'irreale. Tutti coloro che vorranno sfidare il mondo dormiente cercheranno di aderire a questo movimento. Denuncio l'alienazione della Dualità Separata con un martello.'

    Secondo:

    'Prendi da me le lezioni come una punizione per il tuo essere mortale. Essere fatti di polvere è essere trattati in questo modo dai propri carcerieri. Questa è la chiave e la serratura dei Daedra. Perché pensi che abbiano rifuggito il compromesso?'

    Terzo:

    'Velothi, la vostra pelle è diventata l'oscurità incinta. La mia stirpe ha portato avanti questo. Ricordate che Boethiah vi chiese di divenire del colore del livido. Come altro potreste mostrarvi, gente dell'esodo, nel vitale: dolore?'

    Quarto:

    'Il saggio che non è un'incudine: una frase convenzionale e niente di più. Con questo voglio dire morto, il quarto percorso.'

    Quinto:

    'Un'adeguata comprensione delle virtù: cose inscenate e da assassinare.'

    Sesto:

    'Alla fine, gioisci come un ostaggio salvato dal tormento tambureggiante ma che assapora la propria ferita. Il tamburo si rompe e scopri che era un nido di calabroni, che è come dire: il tuo sonno è finito.'

    Settimo:

    'Il sospetto è spettacolo e la bugia è solo un'ispirazione teorica.'

    Ottavo:

    'Ma allora perché, chiedi, i Daedra vogliono interferire con l'Aurbis? E' perché sono la critica radicale, essenziale come tutti i màrtiri. Che alcuni siano più malvagi di altri non è un'illusione; o almeno, è un'illusione necessaria.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.
     
    Ultima modifica: 2 Maggio 2021
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  11. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trentatre



    Quindi Vivec lasciò la Sala delle Litanie del Tempio del Falso Pensiero, ove per tanto tempo aveva meditato per creare la scrittura della luce martellante, e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il settimo mostro, chiamato Roccia della Menzogna.

    Roccia della Menzogna era nato dalla Seconda Apertura di Vivec e fu buttato fuori dal Banchetto dei Melograni da un membro delle Spazzate, un'altra gilda dimenticata. Le Spazzate non lo presero per il mostro che era e non si aspettarono che volasse dalle loro mani nei cieli.

    'Sono nato da saggezza dorata e da poteri che avrebbero dovuto essere per sempre differenti! Con questa natura sono invitato nel Cielo Nascosto!'

    Con questo voleva dire la Coperta Squamata, fatta di non-stelle, il cui numero è tredici. Roccia della Menzogna divenne pieno di stupidità, discutendo col Fantasma del Vuoto che si nasconde nelle religioni di tutti gli uomini. Il Fantasma del Vuoto disse:

    'Stai con me per cento anni interi e ti darò un potere a cui nessuna divinità oserà disobbedire.'

    Ma prima che fossero passati i cento anni, Vivec stava già cercando Roccia della Menzogna e lo trovò.

    'Stupida pietra', disse Vivec. 'Nascondersi nella Coperta Squamata è come lasciare un segno sul nulla. I suoi affari sono solo per i re dominanti!'

    Così Vivec mandò l'Hortator nei cieli per tagliare a pezzi Roccia della Menzogna con l'ascia con un nome. Nerevar fece pace con la stella del polo sud del furto e con la stella del polo nord dei guerrieri e con la terza stella polare, che esisteva solo nell'etere, che era governato dall'apprendista di Magnus il sole. Gli diedero il permesso di vagare tra i loro protetti e gli diedero una vista rossa con cui trovare la Roccia della Menzogna nel Cielo Nascosto.

    Per caso, Nerevar incontrò prima il Fantasma del Vuoto, che gli disse che era nel posto sbagliato e a cui l'Hortator rispose: 'Io o tu?' e il Fantasma del Vuoto disse entrambi. Questo sermone non racconta cos'altro venne detto tra questi maestri.

    Roccia della Menzogna, comunque, usò la confusione per lanciare il suo attacco sulla città-dio, Vivec. Era sollecitato da tutti e tre i guardiani neri, che volevano se ne andasse in fretta, sebbene non nutrissero ostilità nei confronti del signore dell'aria di mezzo.

    La cittadinanza di Vivec urlò quando vide una stella cadente piombare dal buco del cielo come da un casello infernale. Ma Vivec semplicemente sollevò la sua mano e bloccò Roccia della Menzogna proprio sopra la città e poi perforò il mostro con Muatra.

    (La pratica di perforare la Seconda Apertura è ora proibita.)

    Quando Nerevar tornò, vide la cometa bloccata sopra la città del suo signore. Chiese a Vivec se la volesse rimuovere o meno.

    'L'avrei fatto da solo se avessi voluto, sciocco Hortator. Lo manterrò qui con la sua ultima intenzione intatta, così che se l'amore della gente di questa città per me dovesse sparire, così farà il potere che impedisce la loro distruzione'.

    Nerevar disse: 'L'Amore è solo sotto la tua volontà.'

    Vivec sorrise e disse all'Hortator che era divenuto un Ministro della Verità.

    La fine delle parole è ALMSIVI.





    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vvec


    Sermone Trentaquattro



    Quindi Vivec lasciò il Ministero della Verità e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare l'ottavo e ultimo e più potente mostro, chiamato GULGA MOR JIL e altro. Il saggio deve cercare da qualche altra parte questa stringa di potere.

    Vivec chiamò a fianco a se l'Hortator e questa fu la prima volta in cui Nerevar si trovò nella Casa Provvisoria. Ebbe la stessa visione che aveva avuto Vivec molti anni prima: quella del re dominante a due teste.

    'Chi è quello?', si domandò.

    Vivec disse: 'Il gioiello rosso della conquista.'

    Nerevar, forse perché spaventato, s'irritò per la risposta del suo signore. 'Perché sei sempre così evasivo?'

    Vivec disse all'Hortator che essere altrimenti avrebbe tradito la propria natura.

    Insieme si spostarono nel mondo di mezzo, verso un villaggio vicino al quale Vivec era stato trovato da Ayem e Seth. L'ottavo mostro era lì, ma non agiva come un mostro. Sedeva con le gambe nell'oceano e con uno sguardo preoccupato sulla faccia. Quando vide il suo padre-madre, chiese perché avrebbe dovuto morire e tornare nell'Oblivion.

    Vivec disse all'ottavo mostro che altrimenti avrebbe tradito la propria natura. Poiché questo sembrò non soddisfare il mostro e Vivec aveva ancora il tocco della misericordia di Ayem, disse:

    'Il fuoco è mio: lascia che ti consumi,
    E crea una porta segreta
    All'altare di Padhome,
    Nella Casa di Boet-hi-Ah
    Dove saremo al sicuro
    E accuditi.'

    Il mostro accettò il Muatra con uno sguardo tranquillo e le sue ossa divennero le fondamenta della Città dei Morti, ora Narsis.

    Nerevar mise via la sua ascia, che aveva equipaggiato, e si accigliò.

    'Perché', disse, 'mi hai chiesto di venire se sapevi che l'ottavo mostro si sarebbe arreso così facilmente?'

    Vivec guardò l'Hortator per molto tempo.

    Nerevar capì. 'Non tradire la tua natura. Rispondi come vuoi.'

    Vivec disse: 'Ti ho portato qui perché sapevo che il più grande dei miei problemi avrebbe ceduto a Muatra senza discutere solo se gli avessi dato prima la consolazione.'

    Nerevar guardò Vivec a lungo.

    Vivec capì. 'Dì le tue parole, Hortator.'

    Nerevar disse: 'Ora sono il più grande dei tuoi figli.'

    Sia questo sermone di consolazione per coloro che lo leggono e sono destinati a morire.

    La fine delle parole è ALMSIVI.





    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trentacinque



    La Scrittura dell'Amore:

    'Le formule della magia propria dei Velothi continuano nell'antica tradizione, ma quella virilità è morta, e con ciò intendo almeno sostituita. La verità deve la sua natura medicinale all'istituzione del mito della giustizia. Le sue proprietà curative, allo stesso modo, sono dovute al concetto di sacrificio. Prìncipi, capi e angeli, tutti aderiscono alla stessa nozione. Questa è una visione basata primariamente su una prolifica abolizione di un'implicita profanità, visibile nelle cerimonie, nelle lotte coi coltelli, nella caccia e nell'esplorazione della poetica. Del rituale delle occasioni, che ci viene dai giorni del bagliore di caverna, non posso dire altro se non di rilasciare la tua equazione degli stati d'animo alla valùta lunare. Più tardi, e con ciò intendo dire molto, molto più tardi, il mio regno sarà visto come un atto di amore supremo, che è un ritorno dal destino astrale e dai matrimoni che vi stanno in mezzo. Con ciò intendo le catastrofi, che arriveranno da tutti e cinque gli angoli. Successive sono le revisioni, differenziate tra speranza e sconvolgimento, situazioni che sono richieste solo dalla periodica morte dell'immutabile. Il tempo cosmico è ripetuto: ho scritto di ciò in una vita precedente. Un'imitazione della sommersione è la premonizione d'amore, la sua follia nell'aldilà, con ciò intendo il giorno in cui leggerai del fuori di te stesso in un'età dell'oro. Per quel giorno, che è un'ombra del concetto sacrificale, tutta la storia sarà obbligata a vedermi per quello che sei: innamorato del male. Mantenere i propri poteri intatti a questo livello è permettere l'esistenza di ciò che può essere chiamato solo uno spirito continuo. Fai del tuo amore una difesa contro l'orizzonte. L'esistenza pura è concessa solo al santo, che giunge in una miriade di forme, metà delle quali spaventose e l'altra metà divise in parti uguali senza scopo e assicurate. Tardo è l'amante che giunge a ciò tramite qualsiasi altro cammino che non sia il quinto, che è il numero del limite di questo mondo. L'amante è il paese più alto e una serie di credenze. E' la città sacra priva di un doppione. La terra non coltivata dei mostri è la regola. Questo è chiaramente attestato da ANU e dal suo doppione, il cui amore sa non essere mai realmente accaduto. Similmente, tutti gli altri simboli di realtà assoluta sono antiche idee pronte per le proprie tombe, o almeno l'essenza di ciò. Questa scrittura è ordinata direttamente dai Codici di Mephala, l'origine del sesso e dell'omicidio, sconfitti solo da coloro che prendono queste idee senza il mio intervento. L'élite religiosa non è una tendenza o una correlazione. Sono dogmi complementati dall'influenza del mare inaffidabile e del governo delle stelle, dominati al centro dalla spada, che è nulla senza una vittima da infilzare. Questo è l'amore di Dio e lui ti mostrerebbe di più: predatorio ma allo stesso tempo strumentale alla volontà del raccolto critico, uno scenario per cui uno diventa ciò che è, maschio e femmina, il magico ermafrodita. Segna le norme della violenza e a malapena le registra, sospeso com'è dai trattati redatti dagli spiriti originari. Ciò dovrebbe essere visto come un'opportunità, e in nessun modo tediosa, anche se alcuni rinunceranno giacché è più facile baciare l'amante piuttosto che diventarlo. Le regioni inferiori pullulano di queste anime, caverne di tesori superficiali, che si incontrano in luoghi per testimoniare a titolo di estensione, quando l'amore è soddisfatto solo da un considerevole (incalcolabile) sforzo.'

    La fine delle parole è ALMSIVI.
     
    Ultima modifica: 1 Maggio 2021
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  12. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Ed infine, l'ultima delle 36 lezioni. Spero vi siano piaciute e che abbiate avuto modo di apprezzarle maggiormente attraverso la mia insignificante revisione :p


    Le Trentasei Lezioni
    di
    Vivec


    Sermone Trentasei



    Perché questi erano i giorni di Resdaynia, quando i Chimer e i Dwemer vivevano sotto la saggia e benevola regola dell'ALMSIVI e del loro campione l'Hortator, sebbene i Dwemer fossero diventati folli e avessero sfidato i loro padroni.

    Uscirono dalle loro fortezze con baliste dorate che camminavano e grandi atronach e cose che sputavano fiamme e cose che suonavano canzoni assassine. Il loro re era Dumac Nano-Orco, ma il loro alto sacerdote era Kagrenac il Portatore di Blight.

    Sotto le montagne e sopra di esse infuriò la guerra coi Dwemer, e poi vennero gli uomini del nord ad aiutare Kagrenac e portarono ancora Ysmir.

    Alla guida degli eserciti dei Chimer c'era lo schiavo che non sarebbe perito, l'Hortator Nerevar, che aveva scambiato la sua ascia con il Pugnale dell'Etica. Uccise Dumac alla Montagna Rossa e vide l'osso del cuore per la prima volta.

    Uomini d'ottone distrussero gli undici cancelli di Mourning Hold e dietro di essi vennero gli architetti tonali Dwemer. Ayem gettò il suo mantello e divenne la Regina Volto-di-Serpente dei Tre in Uno. Coloro che la guardavano venivano sopraffatti dai significati delle stelle.

    Sotto il mare, Seth miscelò e portò l'esercito su cui stava lavorando nei castelli di vetro e corallo. Dreugh meccanici, imitazioni delle macchine da guerra Dwemer, emersero dalle acque e trascinarono giù le loro controparti, dove furono ingoiate per sempre dal mare.

    La Montagna Rossa esplose mentre l'Hortator andava troppo in profondità, cercando lo Sharmat.

    L'alto sacerdote Dwemer Kagrenac rivelò poi ciò che aveva costruito a immagine di Vivec. Era una stella semovente, che bruciò gli eserciti dei Trini e distrusse le terre centrali di Veloth, creando il Mare Interno.

    Tutti gli aspetti dell'ALMSIVI si sollevarono insieme, combinandosi in uno solo, e mostrarono al mondo il sesto percorso. Ayem prese dalla stella il suo fuoco, Seth prese da essa il suo mistero e Vehk prese da essa i suoi piedi, che erano stati costruiti prima del dono di Molag Bal e distrutti nel modo della verità: con un grande martellamento. Quando l'anima dei Dwemer non poté più camminare, essi furono rimossi da questo mondo.

    Resdaynia non esisteva più. Era stata redenta da tutte le iniquità degli sciocchi. L'ALMSIVI disegnò reti dal Posto Iniziale e catturò la cenere della Montagna Rossa, che sapevano essere la Blight dei Dwemer e che avrebbe avuto il solo scopo di infettare tutto il mondo di mezzo, e la mangiarono. ALTADOON DUNMERI!

    L'inizio delle parole è ALMSIVI. Vi dò questo come Vivec.
     
    Ultima modifica: 2 Maggio 2021
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  13. alaris

    alaris Supporter

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    E vai!!!!!!!!!
     
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  14. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Continuando coi temi del Tribunale, passiamo ora alle fonti che contraddicono le "verità" del Tempio, no? :p


    Sermone Zero

    dei

    Trenta-e-Sei-e-Nove
    Sermoni di Vivec (libro esterno ai giochi)

    [Questo è un documento strano e offensivo su Vivec, fornito dal commerciante Khajiit, Jobasha. Ovviamente, questo sermone insulta davvero il Tribunale, in particolare Vivec, ed è molto positivo che non vedremo mai questo sermone nella vasta area di Vvardenfell.]

    "Jobasha ha trovato questo sermone in un luogo insolito. Jobasha non può dire nulla sulla verità di questo sermone. Jobasha non è un sacerdote o uno Psijic. Jobasha solo condivide ciò che Jobasha trova".



    Questa è la verità del Sermone Zero, il quale non è nessuno di essi.

    Egli nacque come Netchiman povero, ma ricco nella sua Moglie e nella Saggezza. Eterni sono i loro nomi, madre e padre di Vehk, Berahzic e Irdri.

    Calice d'argento generoso, spada tra le nuvole, radiosa-morente dama-stella. Entrò nel Tempio, passò i sette veli, vide sua moglie, Berahzic. O: la parola, l'azione, la fine inevitabile: O!

    Lei domandò di lui verità oltre le parole, ed egli rispose senza parole, ma aggiunse a completamento:

    "Non c'è nulla oltre la beatitudine, dopo la morte viene il vuoto. Solo allora siamo liberi di amare. Il lungimirante padre Peryite lo stamperebbe e lo catalogherebbe. E madre Mephala, stringendolo con mani nere, lo soffocherebbe. Dei come noi devono essere gentili con tutti i nostri figli, nella carne e nello spirito, un pot-pourri di semi-di-mela. "

    In quella notte Berahzic chiamò i suoi figli ma non conosceva il loro numero.

    Sogni di contadini, il sogno di un Netchiman. IRDRI HLAFEM VEHK HYKRO.

    Il silenzio è il comando degli Aedra, l'orrore ululante nella caverna del cuore, la risata di Berahzic. I Cieli Neri di Nocturnal, l'Ordine Dorato di Peryite, le Generazioni Verdi di Meridia, la Rabbia Rossa di Mehrunes, i Sospiri di Berahzic. Lei, O: i suoi diamanti e mezzelune un'aurora cremisi sugli eserciti disposti in battaglia, i suoi occhi scuri e silenti le accecanti nevi della Solitudine.

    Molte migliaia di milioni sono le visioni di aminreaV. A, sveglio, il primo e l'ultimo, il re di I.

    Il Netchiman Irdri il giorno seguente prese sua moglie e un nuovo tesoro per incontrare il Re dei Nani alla fine di Bthuangthuv.

    Lì Kagrenac gli diede la parola segreta tre volte:

    RPDXGBWGHPZBXLOdZaZeXLdCIBNGJZereZDQOPhtHVVeKVPrCSa

    NYyehBtCdInMZGaJRVeRrMGZuGCCIsHTZaLVeRFOrPZPKBPtORsKI

    iONhXTtPKFgHTVOnolJRVJEeZVKWQIbHVCMNnoIivFiVMlYVCBbCVV

    FoDIdInWaWIrLZVeVCMmewNIdGYIeKhTNtZTVoXVDKZt

    Qui sta la vera chiave. Vivec è la chiave minore o falsa.

    Perché in principio era la Parola: Rivelata da una Grande Scimmia.
    Perché in principio era la Parola: Tre da Settantadue.
    Perché in principio era la Parola: ALMSIVI.





    Progresso della verità (tratto da Morrowind)


    Compilato dai Sacerdoti Dissidenti

    ESTRATTO: riguardante i punti della dottrina del Tempio sfidati dai Sacerdoti Dissidenti.


    1. La divinità del Tribunale

    La dottrina del Tempio dice che la loro apoteosi fu acquisita miracolosamente attraverso imprese, virtù, prove e battaglie contro il Male; la dottrina del Tempio dichiara che i loro poteri divini e l'immortalità sono state conferite definitivamente da un giudizio comune degli antenati Dunmer (inclusi, tra gli altri, i Daedra Buoni, il profeta Veloth e San Nerevar). I Sacerdoti Dissidenti si chiedono se i poteri di Dagoth Ur e del Tribunale possano derivare dalla stessa sorgente -- la Montagna Rossa. Fonti dall'Apographa ipotizzano che il Tribunale si affidò su degli attrezzi profanamente incantati per acquisire la divinità e che questi dispositivi profani furono quelli creati in origine dallo stregone profano Dwemer Kagrenac per creare il Falso Costrutto Numidium.

    2. La purezza del Tribunale

    I Sacerdoti Diffidenti dicono che il Tempio ha sempre mantenuto una facciata pubblica (rappresentata dalla Heirographa -- le "scritture sacerdotali") e una facciata nascosta (rappresentato dall'Apographa -- le "scritture nascoste"). La parte pubblica ritrae le azioni del Tribunale in una luce eroica, mentre le scritture nascoste rivelano segreti, menzogne, inconsistenze, dichiarazioni conflittuali e interpretazioni varie che suggeriscono dei motivi e delle azioni più tenebrosi e meno eroici dei Tribuni. In particolare, descrizioni conflittuali della battaglia della Montagna Rossa sollevano delle domande sulla condotta del Tribunale e sulla sorgente della loro successiva apoteosi. Ci sono anche prove che il Tribunale sta tenendo nascosta la vera natura della minaccia rappresentata da Dagoth Ur, alla Montagna Rossa, illudendo la gente sulla possibilità del Tribunale di proteggere Morrowind da Dagoth Ur e nascondendo una drammatica diminuzione dei propri poteri magici.

    3. Il resoconto del Tempio sulla Battaglia della Montagna Rossa

    La tradizione degli Ashlander non colloca il Tribunale alla Montagna Rossa e dice che i Dwemer si sono distrutti da soli, piuttosto che dire che Nerevar li distrusse. La tradizione degli Ashlander dice inoltre che Nerevar lasciò Dagoth Ur a guardia dei segreti profani della Montagna Rossa mentre andava a conferire con il Gran Consiglio (che è il Tribunale), che Nerevar morì durante il colloquio (non per le sue ferite, secondo gli Ashlander, ma per un complotto) e che successivamente il Tribunale si confrontò con un Dagoth Ur ribelle all'interno della Montagna Rossa, che poi condusse sotto la Montagna Rossa quando non si sottomise al suo volere.

    4. Venerazione di Daedra, Santi e Antenati

    Mentre sfidano la divinità del Tribunale, i Dissidenti non sfidano la santità o l'eroismo dello stesso. Infatti, i Sacerdoti Dissidenti suggeriscono il ripristino di molti elementi dell'Adorazione Fondamentalista degli Antenati come praticata dagli Ashlander e da San Veloth. Come si potrebbe fare questo praticamente è discusso senza conclusione all'interno dei Sacerdoti Dissidenti.

    5. Negazione delle profezie dell'Incarnato e persecuzione dei Nerevarine.
    Anche se non esiste un consenso tra i Dissidenti a proposito della genuinità delle profezie del Nerevarine, tutti sono d'accordo che la persecuzione dei Nerevarine è ingiusta e motivata politicamente. I Sacerdoti Dissidenti non rifiutano il misticismo, la rivelazione o la profezia come parti dell'esperienza religiosa. I Dissidenti non hanno risolto il problema delle visioni vere o false. Hanno studiato il misticismo dei Culti degli Antenati Ashlander, in particolare i riti dei veggenti e delle donne sagge Ashlander e le profezie dell'Incarnato. Molti tra i Sacerdoti Dissidenti arrivano a credere che le profezie del Nerevarine sono genuine e hanno fatto uno studio sistematico delle profezie registrate negli archivi del Tempio.

    6. L'autorità dell'Arcicanone e degli Ordinatori

    I Sacerdoti Dissidenti rifiutano l'autorità dell'Arcicanone e degli Ordinatori. La gerarchia del tempio è stata corrotta dai suoi interessi e dalla politica e non agisce più nei migliori interessi del Tempio o dei suoi fedeli. I Sacerdoti Dissidenti credono che l'Arcicanone e gli Ordinatori parlino per loro, non per il Tribunale.

    7. L'Inquisizione e l'uso del terrore e della tortura da parte degli Ordinatori

    Dentro la gerarchia del Tempio è un segreto noto che gli Ordinatori si servono di rapimenti, terrore, tortura e imprigionamenti segreti per scoraggiare l'eresia e il dissenso. I Sacerdoti Dissidenti sentono che gli Ordinatori sono o fuori controllo, o attrezzi usati per mantenere una classe sacerdotale corrotta al potere.

    8. Fondamenti della dottrina del Tempio - Carità per i Poveri, Educazione per gli Ignoranti, Protezione per i Deboli

    Anche se i Sacerdoti Dissidenti riconoscono che la maggior parte dei sacerdoti onorano le migliori tradizioni del Tempio, credono che molti sacerdoti nei ranghi più elevati siano interessati più all'amore dell'autorità e al lusso che al benessere dei poveri, dei deboli e degli ignoranti.




    ndt: vedete perchè dico che la Lore TES (e in particolare quella di Morrowind) si mangia a colazione le Lore dei Souls, Dragon Age e compagnia varia? :p
     
    Ultima modifica: 4 Maggio 2021
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  15. alaris

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    Mai messa in dubbio questa tua affermazione;), la Lore dei Tes è unica e irraggiungibile per qualsiasi non esiste nessun' altra saga di crpg che gli può tenere testa.
     
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  16. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    sì e, IMHO addirittura batte
    D&D
    ma non riportare in giro questa mia affermazione, sono troppo giovvine per murire acciso! :emoji_astonished:
     
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  17. Varil

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  18. alaris

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    Vecchio...pazzo:emoji_grin:
     
  19. Varil

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    Sithis (TES III: Morrowind)

    Sithis rappresenta l'inizio della casa. Prima di lui era il nulla, ma gli stolti altmer avevano dato nomi a quel nulla e lo veneravano. Questo perché sono pigri schiavi. In verità, dai sermoni: "stasi chiede semplicemente per se stesso, il quale è nulla".

    Sithis separò il nulla e ne mutò le parti, modellando da queste una miriade di possibilità. Tali idee decaddero, fluirono e svanirono infine e così avrebbe dovuto essere.

    Tuttavia, un'idea divenne invidiosa e non volle morire; come la stasi, volle perdurare. Era il demone Anui-El, il quale generò alleati che si definirono aedra. Asservirono al loro dominio tutte le cose che Sithis aveva generato e crearono regni di eterna imperfezione. Così sono gli aedra i falsi dei, cioè, illusione.

    Così Sithis generò Lorkhan e lo inviò per distruggere l'universo. Lorkhan! Instabile mutante!

    Lorkhan riuscì a scoprire la debolezza degli aedra. Sebbene ciascun ribelle fosse, per sua natura, incommensurabile, erano, a causa di invidia e vanità, separati l'uno dall'altro. Erano inoltre riluttanti a far ritorno nel nulla primordiale. Così, mentre governavano i loro falsi domini, Lorkhan colmò il vuoto con una miriade di nuove idee. Tali idee erano legioni. Presto sembrò che Lorkhan avesse un suo dominio, con schiavi ed eterne imperfezioni. E a tutto il mondo apparve simile a un aedra. Così si presentò come tale al demone Anui-El e agli Otto Donatori: come un amico.

    Vai dallo Sharmat Dagoth-Ur come un amico.

    AE HERMA MORA ALTADOON PADHOME LKHAN AE AI.
     
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  20. alaris

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