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ME 3: La Recensione di Mosè Viero

Discussione in 'Mass Effect 3' iniziata da Lord of Tamriel, 8 Settembre 2012.

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  1. sbricca

    sbricca Team Ciozzi

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    ma no, è solo che su internet le leggende metropolitane su ME3 poppano in continuazione, in effetti anche io speravo fosse come dici tu NonTrovo, almeno avrebbero avuto uno straccio di giustificazione......sono stata piu delusa che sollevata quando ho letto il sito di Karpyshin
     
  2. Jake-Kast

    Jake-Kast Livello 2

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    La leaked beta esiste e ci sono dei filmati su youtube fidati.

    Vero ma noi esseri umani abbiamo pur sempre un animo da complottista... :D

    In realtà erano altri sceneggiatori quelli che si sono dissociati dal finale.

    Quindi NonTrovo hai "toppato" come dici tu, ma non completamente... :D
     
  3. sbricca

    sbricca Team Ciozzi

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    postali

    non lo so chi siano e cosa abbiano fatto, stavamo parlando di drew, poi postami anche dove dicono di essersi dissociati....io non l'ho trovato, quell'intervista di weekes è stata misunderstanding
     
  4. Jake-Kast

    Jake-Kast Livello 2

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  5. sbricca

    sbricca Team Ciozzi

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    ohi grazie, la cercavo da un bel po, me la guardo a casa, 23 min sono un po troppi per .. "assentarmi un attimo" :ermm:

    per essere vera, credo di sì, visto che lo stesso Weekes lo ammetteva sul suo twitter, però sempre sul suo twitter ha detto che alcune frasi sono state travisate e decontestualizzate. Tuttavia è l'unico che "forse" ha parlato male del finale, non dico che gli altri non lo pensino, sfido io che non ci sia NESSUNO che lo ritenga quanto meno incompleto, anche solo per una legge di probabilità, tuttavia credo si guardino bene dall'ammetterlo pubblicamente
     
  6. Jake-Kast

    Jake-Kast Livello 2

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    Peccato non riesca a trovare il finale...

    Già, d'altra parte criticare i datori di lavoro per una cosa del genere sarebbe un idealismo inutile anche a parer mio.
     
  7. Attilax

    Attilax Dateci un ME4 con Shepard

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    Non per non crederti... credimi... però questo benedetto finale della beta l'ho tanto cercato anch'io ma mai trovato, solo quel file descrittivo che non dimostra un bel niente, per me è una bufala. :D
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 13 Settembre 2012
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  8. desfer

    desfer Mr. Roboto Ex staff

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    Ad onor del vero, quel file descrittivo raccontava minuziosamente, mesi prima, diversi passaggi della trama che poi puntualmente sono stati confermati dal gioco. Se poi sia stata la fuga di notizie ad aver fatto cambiare il finale questo per certo non lo sappiamo.
     
  9. lamascherariposta

    lamascherariposta Livello 1

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    Intervengo nuovamente per chiarire ancora un po' la mia posizione. Mi piacerebbe rispondere a tanti, ma per semplicità userò come filo conduttore un messaggio di Jake-Kast (di passaggio, ringrazio Gropius per i complimenti e anche per la validità delle sue argomentazioni).

    Io non sostengo che tale incoerenza non ci sia: sostengo che non debba necessariamente essere motivo di biasimo. Intendiamoci: se un determinato cambiamento di registro stilistico viene percepito come inelegante o inappropriato, è giustissimo che la critica lo segnali. Quel che secondo me è sbagliato è affermare che ogni opera debba per forza avere un linguaggio "coerente" dall'inizio alla fine: ci sono grandi capolavori del passato che non hanno alcuna coerenza interna.

    Ma perché "tutto è andato a rotoli"? Se dobbiamo individuare un motivo, non è certo il fatto che Bioware abbia deciso di includere un finale "inusuale per le orecchie dei giocatori" (stupire il pubblico, lo ricordo ancora una volta, è il compito principale che un artista contemporaneo normalmente si pone), bensì il fatto che abbia coinvolto, a parole, i giocatori stessi nell'elaborazione della trama. L'anomalia è questa, non il finale.

    Il punto è proprio questo, e ti ringrazio per averlo evidenziato forse meglio di quanto avevo fatto io. Il punto è: io, come giocatore, da che parte sto? Sto dalla parte del programmatore che mi dice "voi siete scrittori quanto noi", e che quindi scarica sul pubblico la responsabilità del prodotto che crea, o sto dalla parte del programmatore che dice "questa è l'opera, se non la capite sono c@$$i vostri"? Ovviamente semplifico, ma lo faccio per amor di discussione. È evidente che, tra le due opzioni qui sopra, l'unico artista vero è il secondo. Invece a me pare che tanta parte del parco-videogiocatori si entusiasmi quando l'autore dice di voler "ascoltare le richieste del pubblico" e poi lo critichi pesantemente quando questa accondiscendenza verso l'utente si rivela come fasulla. Ma un pubblico maturo riempirebbe di pernacchie un game designer che dice "siete autori quanto noi": no, gli autori siete voi. Prendetevi la responsabilità di quel che fate. Se volevo scrivere videogiochi, avrei fatto il game designer.

    È evidente che il videogioco è ancora un linguaggio molto giovane: se uniamo a questo il fatto che Bioware agisce nell'ambito dei prodotti commerciali, è evidente che una certa accondiscendenza nei confronti del pubblico pagante devono pur dimostrarla. Ma è proprio per questo motivo che io mi sono sentito di sostenere il finale: se è già considerato 'normale' trovare ardite sperimentazioni in titoli indipendenti o di nicchia (pensiamo a giochi come The path), apparentemente è ancora tabù andare al di là del genere nei prodotti di largo consumo. Ma è solo riconoscendo *piena libertà* all'autore in ogni ambito che il videogioco può davvero diventare grande.

    E comunque intendiamoci: non ho mai affermato di ritenere la saga di Mass Effect un capolavoro d'arte paragonabile alla Pietà di Michelangelo. Per molti versi si tratta di un prodotto ingenuo, incoerente, intriso di irritante didascalismo. Però è un passo, piccolo, nella direzione giusta. Secondo me, ovviamente.

    Mosè
     
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  10. Jake-Kast

    Jake-Kast Livello 2

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    Ehm guarda tre post sopra... :D

    Fra le altre cose.

    Grazie per le risposte Mosè, prima di tutto.

    Ok siamo già ad un buon punto, l'incoerenza c'è. :D

    E' vero ciò che dici ma la loro intrinseca incoerenza, se mi passi il gioco di parole, è coerente al loro scopo e al loro stesso stile. Una storia narrativa come Mass Effect (fra le altre cose, come hanno detto alcuni di Bioware, uno sci-fi "scientifico", "plausibile" e in parte anti-starwarsiano) si è presa la briga non di raccontare qualcosa di eclettico, astratto e stilisticamente incoerente, ma secondo una chiara linea di sviluppo di un discorso, come in ogni opera narrativa che si rispetti.

    Sicuramente questo è stato un problema non da poco, ci ha illuso troppo e alla fine siamo stati spiazzati. Ma non credo sia l'unico problema di Mass Effect. :D

    :D Capisco ciò che dici, ma se è stato errore di Bioware prima di tutto, tutta la colpa non si può certo addossare ai videogiocatori, che sono solo stati abituati, dalle stesse aziende che producono tali storie interattive, a ricevere, non opere d'arte, ma semplici servizi di intrattenimento, basati sullo share e tutte quelle "commercialate" da pseudo-TV.

    Bioware, fino a ME2, aveva fatto un ottimo lavoro nel mantenere l'illusione nei giocatori e fare la propria opera, a parer mio non doveva fare altro che concludere la saga nella stesso precario equilibrio e solo nei progetti futuri barricarsi nell'integrità artistica, in un opera come Mass Effect era già troppo tardi tentare di ergersi come artisti senza ricevere pomodori in faccia.

    Come dici tu Bioware è legata al mondo commerciale, come praticamente tutte le aziende che producono videogiochi. Forse se, come Van Gogh, producessero in disgrazia senza mai preoccuparsi delle vendite il videogioco diventerebbe espressione d'arte senza troppi problemi.
     
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  11. Feyzel

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    Giusto un piccolo saluto a Mosè e agli altri redattori di 'Giochi per il mio computer' - di cui sono lettore da molti anni -, che è sempre un'ottima guida sia per l'acquisto dell'hardware che dei videogame... tra l'altro scritta con un ottimo italiano, cosa non da poco al giorno d'oggi :)

    Scrivere una recensione non è facile, perché entra in gioco anche l'opinione oggettiva sull'opera in esame, non solo la qualità oggettiva della stessa. Tuttavia, la maggior parte delle volte mi sono trovato d'accordo con i voti della vostra rivista, sempre spiegati con chiarezza.

    Continuate così! ;)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 14 Settembre 2012
  12. lamascherariposta

    lamascherariposta Livello 1

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    Continueremmo volentieri, se non avessero chiuso la rivista :(

    Comunque grazie. Io continuerò sul mio sito, e so che quasi tutti i miei ex-colleghi, peraltro assai più validi e blasonati del sottoscritto, sono già impegnati in altri progetti.

    Mosè
     
  13. Feyzel

    Feyzel Livello 1

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    Mi spiace davvero Mosè, non lo sapevo. Difatti proprio oggi sono andato in edicola e la rivista stranamente non c'era. Un abbraccio e in bocca al lupo per tutto... :)
     
  14. Attilax

    Attilax Dateci un ME4 con Shepard

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    Un finale scritto non dimostra che l'abbiano realizzato veramente e che in qualche modo sia finito in rete, da qui la necessità di cambiarlo all'ultimo momento (che spiegherebbe molte cose).

    Io il famigerato video del finale con l'energia oscura non sono riuscito a trovarlo, sarei grato se qualcuno potesse passarmelo o perlomeno affermare d'averlo visionato.

    Bravo, e fallirebbero dopo una produzione, con passivi iporbolici, finanziatori e creditori che cercano di linciarli, praticamente un suicidio.

    Sono d'accordo che un videogioco (pegi 16 o più) possa o debba avere contenuti maturi e risvolti "culturali" ma, tendere all'arte lo trovo forzato.

    Poi bisognerebbe spiegarsi su cosa intendiamo per termine arte ed è cosa ardua.
     
  15. desfer

    desfer Mr. Roboto Ex staff

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    Riflettiamo un attimo su una cosa. Ma l'Arte è tale solo se è fine a se stessa? Non ci può essere un prodotto artistico che contemporaneamente riflette i gusti del pubblico?

    Lo dico perchè ho quasi l'impressione che si voglia far passare un messaggio sbagliato: quando l'artista fa quel che gli pare, per quanto sia fatto male il prodotto, siamo in presenza di un'opera artistica; viceversa, quando l'artista realizza un'opera che, tra le altre cose, riflette i gusti del pubblico, per quanto sia realizzata bene, non è da considerarsi arte.
     
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  16. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    :asd: questo si chiama "scoperchiare il vaso di pandora"se ho capito bene, il discorso di Mosè (che io condivido in pieno) rivendica semplicemente la libertà assoluta dell'"artista" nell'elaborazione della sua opera

    il giudizio del fruitore viene solo dopo e sarà influenzato da millemila aspetti (cultura, sensibilità, gusti personali, aspettative ecc.)

    il dovere del recensore è quello di tendere a una impossibile (trattandosi di espressione "artistica" e non scientifica) oggettività analizzando tutte le componenti indipendentemente dalla storia della genesi del prodotto e perfino del suo "genere", valutarne solo il risultato finito e cercare di prescindere, per quanto possibile, dalle proprie tendenze personali

    quindi il giudizio finale valuterà trama, scripts, gameplay, aspetti tecnici e grafici ecc. per quello che sono e non per come li avrebbe voluti ognuno di noi

    adesso sono incuriosito da questo fantomatico finale e mi prenderò il gioco al più presto, così sarò in grado di vedere se mi scatenerà un entusiasmo parossistico o conati di vomito :asd:
     
  17. Attilax

    Attilax Dateci un ME4 con Shepard

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    Oppure se fa un qualcosa fuori dal coro.
     
  18. LeRoi

    LeRoi Filosofo Mentecatoh! |Ex-Viola Ex staff

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    Posso finalmente sfoggiare la mia cultura umanistica...è mo, son azzi vostri! [​IMG]

    Dicasi arte, quanto è frutto di un'attività umana ad ogni possibile livello, la quale segue precise norme in fase di realizzazione del prodotto stesso.

    Ora come ora, la definizione da me appena postata è veramente becera nonché insufficiente per poter parlare di arte (tant'è vero che sono passati tanti di quei secoli sull'argomento, che forse è meglio lasciar perdere :asd: ) È preferibile usare una classificazione come quella attuata da desfer, almeno per quanto concerne l'ambito quotidiano. (Sebbene mi pare ovvio, come un'artista desideri comunicare un qualcosa a più individui possibili) --> in tal senso, è possibile un legame a tre (artista, opera, pubblico).

    Tuttavia, se per arte si intende, un prodotto realizzato senza alcuna necessità di incontrare il gusto del pubblico, reputo necessario operare una cesura abbastanza "importante".

    • Arte = classificazione caduta e non più così fondamentale come un tempo (antichità, medioevo, rinascimento ecc.)
    • Prodotto senza alcun fine verso il pubblico = estro creativo.

    Le sfumature a tal proposito sono talmente tante, che non basterebbero duemila anni di vita per poterne venire a capo. Basti pensare alle continue diatribe causate da soggettivismo/oggettivismo.

    Scusate il mini OT. Se sono sembrato inopportuno, tempestatemi pure di PM denigratori :asd:
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 15 Settembre 2012
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  19. Attilax

    Attilax Dateci un ME4 con Shepard

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    La libertà artistica termina dove iniziano le promesse pubblicitarie, viceversa è pubblicità ingannevole e quindi perseguibile giudiziariamente, guarda caso quello che è successo.

    Il dovere del recensore è anche quello di valutare la corrispondenza al genere di gioco proposto, la coerenza del prodotto, le illogicità o assurdità che contiene, e non inneggiare all'arte per un qualcosa di diverso dall'usuale senza forse valutare che lo possa essere per convenienza.

    Leggo sempre con interesse i tuoi post, dimostrano la tua grande passione e competenza negli RPG, sicuramente giocando ME3 (dopo i primi due) percepirai anche tu che qualcosa stride.

    La mia impressione è che molte recensioni inneggino alla libertà artistica, più per "emulazione" tra redattori, che per aver giocato a fondo la saga.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 15 Settembre 2012
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  20. Vincentvega

    Vincentvega Livello 1

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    ma a me non paiono due domande che si autoescludono a dirla tutta