Con la primavera ormai alle porte, il team di Mass Effect Italia ha pensato bene di pubblicare parecchi articoli di approfondimento relativi alle armi della trilogia, in modo da poter dare una calorosa accoglienza agli insetti che a breve infesteranno il nostro pianeta (tra vespe, api, zanzare e collettori ci sarà l'imbarazzo della scelta). 

Tra i vari articoli rilasciati troviamo quello dedicato al Disciple, il fucile a pompa rosa più sottovalutato di sempre: se dato in mano a un'unità di Infiltrazione dell'Alleanza può infliggere danni devastanti, e a volte essere persino più efficace di fucili a pompa più blasonati.

Un'ampio spazio è stato anche concesso alle armi base di Mass Effect 2 e 3: sono stati pubblicati gli articoli sul Mantis, sulla Tempest e sul Vindicator, rispettivamente il fucile di precisione, la mitragliatrice e il fucile d'assalto più comuni e già sbloccati nella modalità multigiocatore di ME3.
Da segnalare che il Mantis è una versione più debole del Widow, e rappresenta il primo fucile da cecchino a colpo singolo  disponibile nella campagna.
Nonostante si tratti di un'arma base, in mano a un incursore è comunque capace di infliggere danni notevoli, inoltre può contare su un tempo di ricarica tutto sommato rapido e un rinculo più che accettabile.

Un'altra arma rilasciata è stata la pistola Scorpion, conosciuta fin dai tempi della demo del terzo capitolo in quanto arma personale di una vecchia conoscenza Salarian.

Altri luoghi inospitali sono stati aggiunti alla già vasta schiera di articoli "geografici" presenti nel nostro codex: potrete infatti rivisitare mentalmente la terribile Base dei Collettori, lo spettrale relitto di un Razziatore e il pianeta che ospita la claustrofobica base d'artiglieria Ghiacciaio, Sanctum.
Entrano di petto nella collezione di articoli disponibili anche Marte, luogo misterioso da cui l'intera trama della trilogia prende vita (in quanto fu proprio su quel pianeta che l'umanità fece le sue prime scoperte sul volo interstellare) e l'Ordine delle Justicar.

Ultimo, ma non meno importante (o forse si) è l'articolo sul lanciamissili più lento della storia dei videogiochi: l'ML-77.

Come sempre, il team di Mass Effect Italia vi augura una buona lettura.