Benvenuto!

Registrati per poter accedere a tutte le funzioni del forum. Una volta iscritto ed effettuato il login, potrai aprire nuove discussioni, rispondere a discussioni già create, inserire aggiornamenti di status, seguire amici, inviare messaggi privati e molto altro ancora.

Chiudi
RPG Italia è sbarcata su LiberaPay!

Ospite, se vuoi sostenerci donando anche 1€ al mese, questa è l'occasione giusta! RPG Italia non ha pubblicità e l'unica fonte di finanziamento deriva dalle donazioni.
Siate generosi!

Per aderire, diventa un donatore su LiberaPay! È una piattaforma italiana che consente grande flessibilità di pagamento!

La (poca) violenza nei videogiochi

Discussione in 'Editoriali' iniziata da Mesenzio, 11 Dicembre 2011.

Condividi questa Pagina

  1. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

    Messaggi:
    11.910
    Mi piace:
    3.178
    Di solito quando si parla di violenza nei videogiochi si tende a sottolineare l'eccessiva presenza di quest'ultima, valutandola sempre come negativa e fine a sé stessa, in special modo dalla stampa generalista. E' senz'altro vero che un uso fine a sé stesso del gore e di scene e comportamenti violenti all'interno di un gioco possono essere inappropriati o poco influenti ai fini del gameplay e dell'esperienza e piazzati lì proprio per il loro effetto sensazionalista.

    Il sempre maggior realismo dei videogiochi, specialmente nella grafica, ma anche nelle meccaniche di gioco, ha reso sempre più simili alle esperienze reali quelle ricreate nel mondo virtuale, in special modo se queste fanno riferimento a fatti e luoghi realmente esistenti. Ovviamente la violenza in un Gears of War o in un Final Fantasy, dove i nemici sono mostri partoriti dalla fantasia dei characters designers, e le ambientazioni inventate, è molto più teatrale e scorrelata dal mondo reale di quella, ad esempio, di uno sparatutto militare.

    Trattare alla stregua di un ragno gigante o di un mostro insettoide, quello che è un essere umano, o almeno la rappresentazione virtuale di un essere umano, che cerca di simulare il suo comportamento e che esegue azioni assimilabili alla sua controparte reale, è, a mio pare, un altro paio di maniche. Inoltre la rappresentazione spettacolarizzata e cinematografica della guerra, che vediamo in giochi come Call of Duty o Medal of Honor, complice la loro minuziosa ricostruzione di armi, ambienti e tattiche, porta ad un distorcimento notevole della realtà dei fatti.

    La morte e la violenza rappresentata in questo genere di giochi, è una cosa pulita, in genere senza sofferenza, con meno sangue possibile, per non urtare la sensibilità dei benpensanti, quando invece una rappresentazione brutale e veramente realistica di un campo di battaglia dovrebbe contenere, oltre alla perfetta rappresentazione poligonale di un M16, anche la rappresentazione degli smembramenti, delle urla e delle interiora che colpire un essere umano con un'arma da fuoco comporta. Inoltre in qualsiasi gioco di guerra i civili non sono presenti, in quanto evidentemente uccidere civili in un gioco è una cosa sbagliata, mentre è solo un "danno collaterale" nella realtà.

    Leggendo articoli come quello comparso sul Washington Post anni orsono si capisce come la rappresentazione bellica eviscerata della violenza nuda e cruda, che ne è una componente essenziale e fondamentalmente rappresentativa, distorce la visione di quello che è realmente anche a chi poi si troverà a dover affrontare di persona quella situazione, così come succedeva decenni fa ai soldati che si apprestavano a partire per la guerra del Vietnam e di colpo scoprivano che essere colpiti da un calibro .50 nello stomaco non fa versare solo due gocce di sangue come agli eroi del cinema.

    Con questo, ovviamente lungi da me l'idea di sostenere la presenza di violenza gratuita e scene splatter per il semplice gusto di farlo, ma ritengo che sarebbe perlomeno coerente fare una rappresentazione completa di una certa situazione, e che nascondersi dietro ad un dito dicendo che "è solo un gioco", è una scusa che non è assolutamente valida, si tratta di una forma di intrattenimento estremamente coinvolgente, forse la più coinvolgente in assoluto, giocata da milioni di persone per molte ore. Nessuno si sognerebbe di dire "è solo un libro" o "è solo un film", quando questi diventano strumenti di propaganda. Non a caso la recente reazione dell'Iran al lancio di Battlefield 3, che mostra un'invasione di Teheran da parte delle truppe statunitensi, che ha bandito la vendita del gioco e si prepara a rispondere sullo stesso campo, con uno sparatutto dove i marines saranno i "cattivi" (per quanto già Glorious Mission, sviluppato dall'armata cinese, ci mostri l'altra parte della barricata).

    Certo, se le guerre si spostassero in toto nel mondo virtuale sarebbe decisamente un bel passo in avanti.
     
    A PDF piace questo elemento.
  2. Darkgondul

    Darkgondul Belva delle segrete Ex staff

    Messaggi:
    5.695
    Mi piace:
    969
    Questa è la parte che più mi ha colpito, è dannatamente vero, la propaganda, i videogiochi, i filmati giornalistici e altro non rappresentano la cruda e vera realtà, tant'è che a volte, raramente per fortuna, scappa anche la satira per chi è fuori da tali situazioni.

    Aggiungo che il dramma fa anche la sua parte, un esempio reale sono le foto dei civili in periodi di guerra, ben poco esprimono le espressioni dei loro volti nonostante siano allo stremo della comprensione e sofferenza diciamoci la verità, noi lettori da fuori spendiamo sì e no qualche secondo di riflessione e tristezza, qualche giorno dopo a stento si ricorda se non per i mezzi di comunicazione di massa, ma la realtà vissuta fa riflettere non poco, c'è gente che ha i sensi di colpa a distanza d'anni e non è una gran cosa;

    Ritornando al discorso videogame, secondo me Metal Gear è l'unico che si avvicina a questo aspetto drammatico, benchè sia uno stealth/fps ha come chiave del tutto il dramma della guerra con morte e profitti "fantastici internazionali", anche se non ha un eccessivo contenuto di "violenza grafica".

    Appoggio anche il discorso "retrò" del Vietnam ove la propaganda giocava un grosso ruolo in merito, ruolo che ora giocano i videogame e se posso dire la mia, ne ho visti tanti ragazzini ad un poligono girare le canne a 360° come se avessero un giocattolo in mano, vi posso garantire che l'effetto non è per niente piacevole e lì riferisco la colpa ai videogame.

    In conclusione non posso che dire che è un bel articolo che fa riflettere, se devo aggiungere qualcosa be' aggiungerei a questo "possibile" fps iperrealistico un brutto fine, magari molteplici, un lieto fine vanificherebbe il tutto secondo me.
     
  3. edward-vlad

    edward-vlad Ex staff Ex staff

    Messaggi:
    2.144
    Mi piace:
    7
    Bellissimo articolo Mese. Complimenti.
     
  4. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

    Messaggi:
    20.164
    Mi piace:
    8.523
    caspita: hai scoperchiato il vaso di pandora! [smilie=icon_megagrin.gif]

    la tua tesi è ovviamente condivisibile ma sai meglio di me che ormai i vg, prima di essere un'espressione "artistica", sono un "investimento commerciale" e gli autori devono fare i conti con la censura che è particolarmente feroce anche in alcuni mercati floridi (chi ha detto australia e germania?)

    prova ne è che, dai tempi dei primi fallout nei vg non è più possibile uccidere bambini (salvo mods appositi)

    ma io ricordo un gioco, soldier of fortune (2000), che era impostato su un "realismo" abbastanza esasperato come quello che, mi pare, stai ipotizzando
     
  5. Darkgondul

    Darkgondul Belva delle segrete Ex staff

    Messaggi:
    5.695
    Mi piace:
    969
    Nah, era un sparaspara bello e buono, di realistico aveva solo la cruenza che scade in uno shooter con quelle basi di gameplay, ora saran un altro paio di maniche, altro dicorso Hidden & Dangerous dove con un colpo ti facevano fuori un membro della squadra e non c'era verso di recuperarlo, non c'erano medikit e robe simili, ormai il soldato era bello che morto e non lo si poteva riutilizzare più per tutta la campagna, solo sostituire con un altro soldato con tanto di nome e dettagli anagrafici, il che faceva riflettere un pochino.
     
  6. Lord Orchid

    Lord Orchid Un Rompiballe Come Pochi

    Messaggi:
    742
    Mi piace:
    9
    ricordo stò game...

    amputazioni...

    intestini e cervello in bella vista quando sparavi allo stomaco e alla testa...

    teppisti che pisciavano sui cadaveri...

    esecuzioni sommarie di civili...

    molto pesante come gioco...

    però prima di scoprire la mia vena ruolistica mi piaque molto... (ero fan di steven seagal un tempo :asd)
     
  7. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

    Messaggi:
    2.581
    Mi piace:
    900
    SOF 1 è stato forse l'unico fps che ho completato ! ^^

    Ricordo anch'io che era abbastanza crudo...

    Ad ogni modo mi associo ai compliementi per l'articolo: è senz'altro

    un buono spunto per la riflessione. :)

    Inoltre quoto pienamente anche le parole di F5F9...

    allo stato attuale il primo obbiettivo di chi produce

    i vgiochi è quello di vendere il più possibile... quindi per forza di cose

    devono adattarsi ad n fattori, critiche (giuste o idiote che siano) comprese... :)
     
  8. Jackie82

    Jackie82 Livello 1

    Messaggi:
    181
    Mi piace:
    12
    "E' solo un gioco" è il commento tipico di chi non ha vissuto la drammaticità delle guerre mondiali. Dubito che facendo vedere a un reduce della guerra un gioco simile, possa apprezzarlo. Call of Duty è magari molto teatrale, ma non dimentichiamoci che è comunque un modo per rappresentare gli orrori di una guerra. D'altro canto, se facessimo questo ragionamento sempre e comunque, non avremmo mai visto un singolo Call of Duty. E non si tratta solo dei FPS-sparatutto-splatter eccetera, ma anche nei giochi di ruolo interviene questo fattore. Il Medioevo c'è stato, il periodo in cui la spada dettava legge e decideva la vita e la morte di una persona. Ma smettiamo forse di produrre e giocare Skyrim-Gothic-Dragon Age soltanto perché in quei giochi si può vedere la morte cruenta di una persona, nello stesso modo in cui poteva accadere nel Medioevo? E' un discorso molto complicato. Se non dovessimo mai inserire violenza o crudeltà in un videogioco, adesso avremmo soltanto PES e FIFA (ammettendo di non inserire Edmundo nel gioco :) )
     
  9. NonTrovoUnNome22

    NonTrovoUnNome22 Il supervillain di RPG Italia (Platinum version) Ex staff

    Messaggi:
    5.722
    Mi piace:
    1.484
    Concordo su quasi tutto quello che avete detto, tuttavia vorrei esprimere anche una mia opinione, che può essere condivisa o non

    In generale, quando gioco, io voglio divertirmi, voglio passare un pò di tempo fuori dalla problematica vita reale

    Se mi fai diventare un COD realistico al massimo, non mi diverto più

    Giocare a giochi come COD, Just Cause 2 o Mass Effect, dove c'è della violenza, ma non è realistica e brutale come se fosse realtà non mi fà cambiare idea sulla guerra, che ritengo sbagliata e inutile in tutti i casi

    Non so se mi sono spiegato, ma il realismo estremo nei videogiochi spero che non si raggiunga mai, altrimenti non sarebbero più "giochi" ma "simulatori di guerra"...

    Spero di non essere frainteso....
     
  10. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

    Messaggi:
    11.910
    Mi piace:
    3.178
    Opinione condivisibilissima la tua, infatti io mi riferisco a quei titoli che hanno uno spiccato accento realistico, non certo Mass Effect o Just Cause, e principalmente a come è impostata la situazione, non alla giocabilità in sé.

    Se uno cerca uno sparatutto rapido e frenetico gioca a CoD (e quello che gli rimprovero non è la povertà nella simulazione delle tattiche militari o del rinculo delle armi), se vuole una simulazione si dedica ad ARMA o Virtual Battlestation, e specialmente il secondo E' un simulatore di guerra, non propriamente un gioco.

    Ovviamente è giusto che ci siano entrambi i generi. Come è ovvio che ci siano libri e film seri ed allo stesso tempo commedie e letture più leggere.
     
  11. NonTrovoUnNome22

    NonTrovoUnNome22 Il supervillain di RPG Italia (Platinum version) Ex staff

    Messaggi:
    5.722
    Mi piace:
    1.484
    [​IMG]

    Sò che siamo al limite del necroposing ma non ho resistito
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 8 Settembre 2012
  12. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

    Messaggi:
    20.164
    Mi piace:
    8.523
  13. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

    Messaggi:
    5.583
    Mi piace:
    2.197
    Verosimile! Anche se personalmente, ritengo più corretta una discussione che giudica singolarmente caso per caso.

    I videogame sono molti, e concettualmente diversi l'uno dall'altro. Per cui troviamo titoli con le caratteristiche qui sopra descritte, ma anche quelli che in ragione di alcuni, giustamente aggiungo io, "banalizzano" cose come la violenza, l'intolleranza o la discriminazione.

    Per fortuna, nel bene e nel male, in un senso o nell'altro, ce ne sono anche di "neutri". E sono quelli che, a mio avviso, rappresentano la stragrande maggioranza.

    Salut'   :welcome:
     
  14. toto

    toto Livello 2

    Messaggi:
    2.115
    Mi piace:
    712
    Come ha detto @ i videogames sono molti ed i videogamers ancora di più. Per quanto si cerchi di riassumere i comportamenti umani, rimane comunque difficile creare dei cliché attendibili - nonostante io mi affidi agli stereotipi nei rapporti sociali e lavorativi.

    Nonostante la premessa mi rispecchio al 50% con l'articolo, ma la restante metà è pura astrazione credo che ogni persona rifletta la sua immagine nei videogames.

    Come già detto in passato nei rpg io tendo a creare un personaggio mercante che per quanto possa essere subdolo alla fine si comporta bene; nella vita reale faccio il rappresentante - ed altre cose legate ad esso -, quindi devo cercare di vendere il più possibile, ma non ho mai venduto un prodotti scadenti (le aziende per cui lavoro ne hanno tanti).
     
  15. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

    Messaggi:
    2.581
    Mi piace:
    900
    Io personalmente un po' mi ci rivedo in quell'articolo *... ;)

    Ricordo che a volte le scelte da fare in alcuni giochi, mi hanno fatto arrovellare parecchio O_O

    Però so che nella vita reale alcune cose non avrei mai il coraggio (la forza) di farle...**

    Ma appunto come si suol dire, la storia può essere bella e coinvogente quanto si vuole, ma si tratta pur sempre di giochi , nulla più :)

    I problemi nascono quando le persone non fanno più la distinzione... un po' come quelli che credono a tutto ciò che si vede in TV :(

    Trovo però che la'rticolo sia un po' "cortino", secondo me poteva approfondire meglio.

    Scritto così, sembra giusto un filino di "Propaganda a favore" o poco più :)

    *(p.s io però sono quella che si immedesima anche leggendo un libro, quindi non so quanto conta la mia opinione...LOL)

    **credo di poter essere definita in molti modi, ma di certo la parola "Eroe/ina" è abbastanza lontano dalle mie (scarse) capacità...
     
  16. Caffelatix

    Caffelatix Supporter

    Messaggi:
    1.624
    Mi piace:
    315
    Sorry nontrovounnome22, ma codesto tread mi era sfuggito. Bloccando mio post non mi permetti più di cancellarlo, fai te ve puoi.

    Ad ogni modo riporto qui come risposta a F5F9 quanto avevo scritto il 5 luglio :

    In questo forum , in passato ne abbiamo parlato spesso.

    Non so quanto sia veramente valida questa ricerca , ma è pur sempre interessante :

    http://www.gamemag.it/news/studio-i-videogiochi-violenti-possono-aumentare-la-consapevolezza-morale-dei-giocatori_53056.html

    e leggendola viene voglia di brindare :)

    PS:

    Mi ha colpito una frase di Toto  " credo che ogni persona rifletta la sua immagine nei videogames."

    Questa a mio parere è una affermazione azzeccata dove si concentra la quasi totalità della realtà del videogioco come mezzo, come strumento.

    Non ricordo bene, ma ancora nel vecchio forum , credo, abbiamo scritto spesso dei videogiochi in questo contesto e il concetto della frase di Toto , era già stato espresso da molti di noi e anche usato come barriera, giustamente, a quegli articoli giornalistici che miravano solo a demonizzare i video giochi.

    Ad ogni modo ci sarebbe tantissimo da scrivere sul rapporto essere umano e il gioco , ma in rete trovate un sacco di articoli se volete approffondire ;)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 8 Luglio 2014
  17. Matteum Primo

    Matteum Primo ... Ex staff

    Messaggi:
    8.004
    Mi piace:
    1.957
    Vi segnalo questo articolo di IGN, sopratutto il punto 2 che è azzeccato per questo discussione. Buona lettura :)