sei molto acuto...stai forse cominciando a sospettare che quel gioco mi sia piaciuto? :baby:

 

E chi lo tocca, i Kotor sono tra gli RPG che preferisco, ho semplicemente asserito che i Mass Effect non sono una loro brutta copia.

Tra l'altro sono due ambientazioni diverse, Kotor una fantascienza fantasy essendo ambientato in un futuro molto lontano, dove la Forza e Bene e Male sono il motivo conduttore e dove tutto è possibile, ME una fantascienza più tecnologica, più vicina ai nostri tempi, dove il motivo conduttore non è uno solo.

Voglio evidenziarti che sono un grande appassionato della saga Star Wars e della fantascienza in genere (compreso il tuo amato Asimov), riconosco però che i temi trattati in ME sono più maturi, uno per tutti la genofagia.

Certo anche il lessico nei dialoghi fa la differenza in una trama matura, un contrabbandiere galattico che si esprime come un impiegato di banca fa sorridere, o no?

L'avete poi scritto un po' tutti i Kotor sono mitigati dal mondo di Star Wars.

Mettiamola così, io mi sono avvicinato agli RPG con Dragon Age (e Mass Effect è il secondo) che considero un capolavoro, ci ho giocato nel 2010 ed è un gioco del 2009 quindi recente, ovvio che il mio metro di misura per gli RPG futuri sarà DA, così come è ovvio che confronto i giochi del passato con il metro di Dragon Age e Mass Effect, diventano importanti quindi anche la grafica, il gergo, le romance, i temi, la maturità dei dialoghi.

Capisco chi ha giocato ai Planetscape e Baldur Gate quando sono usciti e li considera insuperabili ma, si dovrebbe anche capire che chi ha iniziato con DA, ME, Oblivion usa questi come termini di paragone.

 

post estremamente sensato, inquadra bene una situazioneperò c'è la componente "storica"

i giochi attuali sono un'evoluzione (spesso un'involuzione) di quelli primordiali

chi ha cominciato lustri fa (come il sottoscritto) ha spesso una sensazione di deja vu (la star forge finale di kotor che diventa un razziatore e millemila altre cose)

quindi è portato a vedere solo le aggiunte permesse dall'evoluzione tecnica mentre constata che la struttura portante è + o - la stessa, senza originalità

per chi comincia adesso anche la struttura portante è una novità e dei giochi vecchi deplorerà la fattura arretrata senza rendersi conto del fatto che quei signori (lord british, blackisle, troika, la prima bioware, la prima bethesda) avevano praticamente già inventato tutto e le presunte novità sono soprattutto cosmetiche

 

Grazie per il sensato, permettimi un'ulteriore risposta da incompetente.

Questo vale un po' per tutte le attività/arti (non volevo usare questa parola per un vg).

Prendi l'Odissea forse il secondo dopo l'Iliade libro della cultura occidentale, l'alba della letteratura, Omero descrive il viaggio dell'uomo, la sua vita, fragilità, paura, drammi, piccolezze, grandiosità, successi, amori, tradimenti, bassezze e tutto quello che non ho citato.

Quello che è stato scritto dopo sull'uomo è un deja vu rispetto all'Odissea, ma nulla toglie che altri dopo Omero abbiano scritto dei capolavori, usando gli stessi temi ma sviscerandoli in maniera differente e magari superiore.

Per non parlare del cinema, mio padre considera capolavori film del passato che per me sono propaganda (ma non scendo nel merito).

La star forge finale di kotor che diventa un razziatore, ci sarà un un parallelismo nell'evocazione del male o del nemico assoluto, per me però i Razziatori rappresentano ben altro della star forge.

In sintesi non discuto che i videogiochi del passato abbiano già sviscerato tutto, ma ritengo che i nuovi avranno sempre qualcosa di nuovo da dire se non altro grazie alla tecnologia che può offrire nuove prospettive... e tu pensa che io sono un amante della classicità.

 

No penso che ti sia piaciuto al punto da rigiocarlo regolarmente, vestirti da vampiro, e farne oggetto di profonde meditazioni...

Non è proprio così, la Forza è onnipresente e fa parte di tutto, perchè è in tutto, ma non è l'unico tema, anzi quello che apprezzo del lore di Star Wars è che in linea di massima si tratta di un universo enorme, credibile, lontano dall'idealismo di altri brand.

La lenta corruzione della personalità, la schiavitù, la fiducia, i giochi di potere di Kotor sono maturi almeno quanto quelli di Mass Effect, con la differenza che vengono presentati diversamente, un po' per i limiti grafici, un po' per la natura stessa di Star Wars, come dici tu; ma non sono da meno in tutto e per tutto. Non è uno schizzo di sangue in più o una scena di sesso a fare "maturo" un videogioco per me...

Certo e qui ti do ragione, ma non perchè quelli che apprezzi maggiormente tu sono i migliori per maturità e storia, sono semplicemente legati alla tua esperienza in maniera più profonda e particolare.

Sicuramente, anche se non penso sia totalmente vero, tendo a non porre limiti alla creatività umana, è innegabile che ci saranno sempre prodotti nuovi e validi (come Mass Effect e Dragon Age ad esempio lo sono per me) che si ispirano al passato, arrivando al pari o addirittura superando i predecessori, ma non mi dire che Mass Effect quanto a temi e storia è meglio di Kotor...

 

La saga cinematrografica di Star Wars, che adoro ed è stata la mia iniziazione alla fantascienza, è comunque per ragazzi e temi e trama per ragazzi approfondisce.

I Kotor necessariamente seguono le peculiarità dei film.

Mass Effect invece è un Pegi 18 e non lo è solo per una scena di sesso (tra l'altro molto pudica) o lo schizzo di sangue (forse ti riferivi a DAO dove è fin troppo truculento).

Si trovo che ME tratti argomenti più maturi, ma soprattutto in modo più maturo.

Voglio comunque evidenziare che NON disprezzo i Kotor, anzi li metto al terzo posto dopo DAO e i Mass Effect.

 

Non credo che un pegi 18 faccia di un videogioco un opera matura, altrimenti qualsiasi "sparatutto" sarebbe assolutamente profondo nei temi...

So che non disprezzi i kotor, non dico questo, solo credo che tu, per "temi maturi", intendi un qualcosa di diverso da me, io intendo parlare di un qualcosa di importante, non banale, da adulto, tu invece ti concentri sul modo di esprimere il tema.

Guerre Stellari ha, secondo me, la capacità di trattare temi tutt'altro che banali e da "bambini" (tradimento, ingiustizia, razzismo... e così via) in maniera che anche un ragazzino possa capire senza rimanere scioccato a vita.

 

Il talento nel narrare è questo in fondo...riuscire a comunicare su più livelli.

Il bambino può trovare in SW un conflitto tra bene e male, l'adulto in quel conflitto vede confluire tante tematiche più complesse.

KOTOR e ME hanno setting diversi e quindi "approcci" diversi, ma non vedo una diversa maturità nel trattare argomenti simili.

 

Si certo ma, ad un bambino o meglio ad un ragazzo (perchè di questo parlavo) non si presenta un tema come la genofagia, o perlomeno lo si fa in modo velato, idem per il travaglio di un Mordin etc etc...

Inoltre è proprio il modo di sviscerare il tema che mi fa preferire l'uno all'altro.

Invece io proprio per i setting e gli approcci percepisco la famigerata diversa maturità.

Paragone fin troppo estremo, una favola per bambini ed un opera letteraria possono trattare lo stesso tema, ma lo fanno con tecniche diverse ed enfatizzando aspetti differenti.

Per entrambi, sicuramente stiamo guardando la cosa da una differente prospettiva, quello che in origine mi interessava, era evidenziare che per me i Mass Effect non sono una brutta copia dei Kotor e NON quel'è il migliore.

 

Cavolo, mi dispiace avere davvero pochissimo tempo per partecipare a queste belle discussioni che si stanno creando ultimamente

Comunque il mio personale pendolo, questa volta si inclina a favore della visione di Attilax, ovvero sottolineando l'importanza di un racconto anche per la sua forma oltre che per sostanza e contenuto. Se voglio comunicare una "sensazione" precisa oltre che ad un tema, lo faccio sfruttando anche le sfumature dell'ambientazione e l'impronta più o meno austera di personaggi e dialoghi: basta pensare alle differenze che passano tra un racconto di fantascienza e uno di cyberpunk; nel secondo racconto, sono proprio le atmosfere a trasmettere le sensazioni che lo scrittore (o master nel caso degli rpg) ci vuole comunicare, e per quanto i temi in entrambi i casi possano essere considerati potenzialmente maturi, è a mio avviso l'ambientazione cyberpunk ad accarezzare in modo migliore e più facile temi che sviscerano i più oscuri meandri della complessa psicologia umana. Pensiamo un istante a Blade Runner. Ecco, questo è forse un tratto che delinea, almeno credo, la maturità che ha colto Attilax.

Vorrei dire molto di più ma ho poco teempo ç__ç

 

Grazie maestro ho fatto del mio meglio per imparare la lezione.

Si infatti volevo citarlo, ma ho preferito restare sui parametri del confronto, comunque si è il classico film che affronta temi magari anche banali (ma per l'epoca non lo erano) ma è il come lo fa a fare la differenza.

 

Era chiaro tranquillo, come al solito sfociamo in argomenti altri seguendo il flusso dei nostri pensieri.

Dato che ci hanno già ripreso per oggi :blush: non rispondo direttamente. Dico solo che capisco il vostro punto di vista ma non sono esattamente d'accordo.

Ma un thread generico sulle narrazioni ed i nasi aquilini c'è? Alla fine arriviamo sempre a quello...

 

vabbé, questo 3ad è nato abbastanza per il cazzeggio

comunque "contrordine compagni"!

ieri sera due bruti me l'hanno fatto a paracqua fornendomi la prima "sfida" moderatamente impegnativa (ma non troppo, non frustrante)

almeno sono riuscito a defungere un paio di volte

sono contento di non aver avuto james nella squadra perché sono sicuro che avrebbe fraternizzato con gli avversari

 

Proprio tu Brut... ehm Jesus, amico nerd, compagno jedi, amante di Guerre Stellari...

Io non sono d'accordo, mi spiace Jesus, forse per la prima volta, sulla maturità di Guerre Stellari, aldilà dei film, che comunque contengono scene che considero abbastanza mature, nonostante lo stile di Guerre Stellari, tutto il lore della saga si evoluto nella giusta maturità.

Basti citare alcuni esempi tratti proprio da kotor dai dialoghi, o dalle situazioni; si, Guerre Stellari non permetterà di far vedere un arto mozzato di troppo, sangue a fiumi e donne esposte come quarti di bue a destra e a sinistra... ma non si può dire che non esprima temi maturi.

Anzi trovo che riuscire senza un grande grafica e senza tutta la libertà espressiva di un universo nuovo come Mass Effect, non sia poco.

Quindi niente da fare quanto a maturità siamo al pari.

Non sarebbe la stessa cosa... sai l'ebbrezza del pericolo...

Come massa ci siamo...

 

A che livello di difficoltà lo stai giocando?

Bisogna dire che le varie classi portano ad approcci diversi, in questo capitolo noto una maggiore differenziazione rispetto a ME2.

E' pur vero che, per quanto mi riguarda, la vera sfida nei combattimenti si riduceva a trovare una copertura abbastanza sicura, senza pensare a tattiche particolari.

A questo proposito gli scontri con i Bruti in spazi stretti sono abbastanza un legno.

 

sentinella e normale

sono passati tempi in cui cercavo la "sfida"

mai sopportato i boss, anche quando ero giovinetto: di solito rallentano il ritmo della narrazione

e poi oggi i giochi (a parte i TES) non mi devono durare troppo, ho un'infinità di arretrati (soprattutto tra i "vecchi" che agogno rifare) e pochissimo tempo

 

Sono d'accordo. In certi giochi il livello di difficoltà non è altro che un'inutile zavorra, assolutamente non funzionale e "vecchio" come trovata di game design.

In un gioco narrativo la difficoltà dovrebbe essere data dalla scelte e dagli sviluppi che queste scelte comportano, non da altro.

 

Vero, in me1 la durata e quindi la difficoltà del boss finale, la Sovereign, dipendeva dal fatto di aver o meno aiutato il consiglio, infatti mi pare di ricordare che partisse con piu o meno vita, giusto? In un gioco rpg una roba del genere è piu sensata

 

E vedrai le Banshee, altro che i Bruti.

Solitamente la prima partita in un gioco la faccio anch'io a difficoltà normale, perchè aiuta a seguire meglio la trama, se mi piace e lo rigioco passo a difficile.