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I Nostri Scritti

Discussione in 'Lo scannatoio' iniziata da Supernova, 5 Gennaio 2008.

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  1. black eagles

    black eagles Livello 1

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    Wuao...sono tutte storie bellissime. Devo ammettere che ne sono rimasto davvero colpito. Sono anche molto curioso di sapere come continuano e come si evolveranno.
    Era da un bel po' che non bazzicavo nel forum e devo dire che questa parte me la sono sempre persa...sono contento di averla ritrovata :D
    Comunque anch'io mi diletto a scrivere...quando trovo il tempo e la voglia ( :sleep: ) e mi farebbe molto piacere se qualcuno volesse leggere le mie creazioni.
    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2697287
     
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  2. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Grazie a tutti dei complimenti, e grazie a te Maurras degli aiuti che mi stai dando. ;)

    Ecco a voi la 5° parte del racconto!

    31° Stella della Sera, Sundas, Anno 299° della Quarta Era - Mournhold, Palazzo degli Helseth,

    La vecchia Barenziah aveva fatto scomparire,  davanti a tutti i presenti, il Re.

    Nella sala da pranzo cadde un lungo silenzio che pareva interminabile. Gli ospiti non riuscivano a credere alla scena a cui avevano appena assistito. Rimasero a fissare l'elfa  con sguardi cupi e preoccupati. Solamente il Mago Neloth, che era l'unico rimasto seduto al proprio posto, pareva molto tranquillo, come se sapesse perfettamente dell'accaduto.

    A rompere quell'imbarazzante silenzio fu' il Capitano Veleth, che con tono accusatorio disse: - Dov'è andato il nostro Sovrano? Parlate strega, che cosa gli avete fatto? -

    Prima che Barenziah potesse spiegare, anche la regina Nyma la accusò: - Cosa è accaduto a mio marito? Tu traditrice, come hai osato? Avrei dovuto immaginarlo. E' dalla morte di suo padre che hai adocchiato il trono di Morrowind. Comunque, sappi che la pagherai cara per quello che hai fatto! -

    A quel punto, visto il drastico cambiamento della situazione, Neloth si alzò in piedi e disse: - Lasciatela in pace, tutti. Non è come sembra. Lei non farebbe mai del male a suo nipote! -

    - Non provare a difenderla, Neloth! - disse Adril Arano, - Sono sicuro che anche tu c'entri qualcosa in questa spiacevole faccenda! -

    - Io direi di sbatterli entrambi in prigione. - aggiunse Lleril Morvayn, che sostenne la regina Nyma nell'accusa.

    - Come osate chiamarmi traditrice? Ho fatto solo quello che andava fatto. - si difese Barenziah, - Ho usato i miei poteri per teletrasportarlo alla Capitale Imperiale! -

    - Adesso basta ! - urlò Nyma, - Guardie, guardie, presto venite! -

    La porta si spalancò di colpo, bruscamente, e una quindicina di soldati, tutti vestiti con pesanti armature di chitina, entrarono nella stanza.

    Tra loro si distingueva il soldato che poco fà aveva riferito al Re il messaggio dell'imperatore.

    - Mia signora, mi avete riconvocato. Cosa posso fare per voi? -

    La regina indicò gli accusati e disse: - Arrestate loro e i loro servitori ! Sono colpevoli di alto tradimento, e sono accusati di aver assassinato il vostro Sovrano! -

    Cyrodiil - Palazzo Imperiale,

    Re Hlaalu apparve improvvisamente in una grande sala, adornata di numerose candele dall'odore intenso  e soffocante.

    Davanti a lui si presentò il Consigliere Reeymak, che gli diede il benvenuto, - Salute a voi Maestà. Mi scuso per il modo scomodo in cui vi ho convocato, ma l'imperatore Walynus desidera assolutamente vedervi. -

    - Chi siete voi, e dove mi trovo adesso? - chiese Hlaalu guardandosi attorno.

    - Oh scusate, io sono il Consigliere Reeymak e servo da molto tempo la famiglia Mede. Vi trovate nella Cappella del Palazzo Imperiale, la stessa Cappella in cui, quando eravate ancora un infante in fasce, siete stato consacrato e nominato regnante di Morrowind dal defunto Imperatore Uriel Septim VII. -

    - Ah sì è vero, conosco questo posto. Me ne avevano parlato. Avrei voluto tanto  conoscere meglio il povero Uriel. Dicono che era un brav'uomo. -

    - Sì, lo era davvero. - rispose tristemente il Bretone. - Ora, Vostra Maestà, se siete pronto vi accompagno al cospetto di Walynus. Vi attende con pazienza nella Sala degli Elder. -

    E così i due iniziarono ad avviarsi con passo spedito.....

    ( E qui termina la 5° parte, spero vi sia piaciuta. Fatemi sapere, e presto pubblicherò la 6° parte! ) ;) :)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 19 Maggio 2015
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  3. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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    Visto che è da un po' che non metto qualcosa anch'io...  :)

    Propongo oggi una vecchia storiella scritta nel lontano 2012.

    Era nata per una piccola sfida tra amici.

    Dovevamo scegliere un personaggio (o un party) appartentente ad una delle più classiche

    categorie fantasy (Guerriero, Mago o Ladro) e scriverci su una storia breve di una pagina A4 o giù di li...

    Buona lettura :D

    La prova

     ​


    'Correre, correre ed ancora correre!'
    Con quest'unico pensiero attraversavo la boscaglia sfrecciando come una posseduta. Non mi curavo degli arbusti lungo lo stretto sentiero che mi ferivano le gambe né degli insetti sul mio viso che scacciavo di continuo tra mille imprecazioni. Quella che doveva essere una splendida giornata estiva infatti era stata trasformata nel mio peggiore incubo: tutti i miei piani riguardanti il sole e la spiaggia erano stati brutalmente cancellati.
    Ma andiamo con ordine, sarà meglio cercare di raccontare chi sono e come avevo fatto a cacciarmi in quella situazione così assurda e penosa.

    Mi chiamo Shereka e all'epoca avevo diciotto anni. Tempo prima manifestai una certa familiarità con le arti magiche. Non che fossi capace di chissà quali prodigi per carità, ma quel poco bastò alla mia famiglia per mandarmi a vivere a casa degli Astrid; loro amici di vecchia data, nonché i più potenti maghi della città e nelle “Buone intenzioni” dei miei cari io dovevo migliorare le mie arti così che un giorno potessi, grazie alla magia, sistemare tutti quanti. Esatto: ho detto proprio “Sistemare”! In questo Stato infatti ogni mago, stregone o qualsiasi cosa che ci somigli viene pagato profumatamente per i propri servigi, una fortuna che i miei non vedevano l'ora di poter amministrare. Ovviamente non avevano ancora fatto i conti con la loro figlia adorata...
    Sebbene non sia una bellezza non sono tanto rimbambita da lasciarmi manipolare, parenti compresi. Sfortunatamente, per poter essere una maga di successo la mia statura bassa e poco formosa non era di grosso aiuto. Pensavo di poter al massimo sperare di diventare una strega dei boschi, tuttavia anche ciò era impedito dal mio “Bel faccino” dagli occhioni azzurri che mal si intonava al mestiere di megera. Eppure a dispetto di tutto, la famiglia Astrid si mostrò molto premurosa nei miei confronti e la padrona di casa, la signora Myriam, dedicava molto del suo tempo alla mia istruzione, dandomi piena fiducia in tutto. Era sicura che col tempo sarei potuta diventare ugualmente una “Brava maghetta” come mi chiamava lei in tono affettuoso.

    Ad ogni modo quel giorno ero la, dopo quasi due anni di studi soltanto teorici, su ordine del signor Aldous (il capofamiglia) ad affrontare la mia prima prova in qualità di apprendista. Fu davvero un fulmine a ciel sereno: suo figlio maggiore Ben, con cui litigavo ad ogni occasione, mi buttò giù dal letto con una mezza secchiata di acqua gelida. Disse spavaldamente che era giunta l'ora di fare un po di pratica. “Ma come? Se non ho mai provato nessun incantesimo nemmeno nel cortile di casa!” Protestai inutilmente.

    Così per dimostrare la mia “Buona volontà” ero stata spedita nel bel mezzo di niente, in quel bosco freddo e umido a cercare di ottenere un ramo dell'albero immortale. Da quella “vecchia stecca” infatti avrei costruito il mio bastone magico: ovvero lo strumento fondamentale di ogni incantatore. L'unico problema era che nessuno mi aveva detto che quell'albero stregato del cavolo, era sorvegliato da una tigre grossa come una casa! Non feci a tempo a vederla infatti che cominciai a correre via sperando che lei o lui che fosse non mi avesse notato. Dopo aver corso per chissà quanto tempo, mi fermai in una radura per riprender fiato. Com'era prevedibile mi ero allontanata talmente tanto che anche per tornare a casa Astrid mi ci sarebbero volute diverse ore, inoltre se fossi tornata a mani vuote avrei dimostrato la mia vigliaccheria e la mia totale incapacità. Mi distesi esausta sull'erba cercando di pensare a come uscire da quella situazione così imbarazzante. Sapevo perfettamente come tornare indietro, ma cosa avrei fatto con la tigre? Non avevo nessuna intenzione di diventare la sua cena!

    Mentre rimuginavo su questo, una voce all'improvviso mi riportò alla realtà “Ciao fifona! Non credevo ci saresti cascata...” Mi misi a sedere guardando incredula la faccia divertita di Ben, i suoi profondi occhi grigi che per la prima volta mi fissavano con tenerezza. Non gli tirai contro la grossa pietra che avevo accanto soltanto perché per farsi perdonare mi stava offrendo il più bel mazzo di fiori selvatici che avessi mai visto. Lo accettai, coprendolo di insulti: dissi senza troppe sottigliezze che aveva esagerato a creare l'illusione di quel mostro di belva e che quello scherzo idiota mi aveva spaventata a morte. “Scusami... non immaginavo la prendessi così male.” Rispose senza fare l'offeso, come era invece il suo solito, per la mia linguaccia lunga.
    Alla fine della discussione andammo assieme all'albero eterno. Era una quercia enorme che emanava un'energia tutta sua. Sembrava che in realtà la sua esistenza si svolgesse contemporaneamente nel nostro mondo ed in quello degli spiriti. Poggiai una mano sul suo tronco scuro e nodoso. Una sensazione di pace straordinaria pervase tutto il mio essere. Non appena feci un passo indietro per chiedere a Ben cosa si dovesse fare, un grosso ramo lungo quasi quanto me stessa, mi piombò addosso. Mi colpì dritto in testa ma non mi fece alcun male: la sua leggerezza mi lasciò completamente sorpresa. “Wow!” Annunciò sorridendo il mio accompagnatore “Hai praticamente superato la prova: sei stata accettata dalla magia di questo bosco. Ora che hai il tuo bastone, potrai finalmente esercitarti... anche se non ti consiglierei di usare il cortile di casa: il giardiniere potrebbe averne a male!” Scherzò strizzando un occhio.

    Quanto tempo sarà passato da allora ? Saranno quasi diciassette anni. Ripensare alla me stessa del passato che muoveva i primi passi incerti nel mondo della magia mi fa sempre una certa tenerezza.
    Ora che io e mio marito lavoriamo come guaritori alla corte imperiale, mi sembra tutto così lontano, così irreale. So soltanto che se qualcuno all'epoca mi avesse predetto questo destino gli avrei riso in faccia per almeno un ora... certo ero proprio una testa matta.


    p.s. spero di non averla già postata anni fa, ma ultimamente la mia memoria fa cilecca XD
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 20 Maggio 2015
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  4. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Visto che oggi avevo tempo da perdere e che sono in astinenza da Dishonored ( ho bisogno del secondo capitolo! :sisi: ) ho pensato di scrivere un breve pezzo, tipo diario..

    Fatemi sapere cosa ne pensate ;)

    "LA MIA PRIMA VOLTA"

    L'orologio segna le quattro e la notte sta per lasciare spazio ad un nuovo giorno mentre io, appostato in posizione strategica sul tetto del Palazzo della Milizia, sono in attesa che il bersaglio esca allo scoperto, permettendomi di concludere il mio primo compito assegnatomi.

    Finalmente sono diventato una nuova recluta del gruppo di assassini professionisti chiamati Balenieri, che vedendo il mio carattere combattivo e determinato, mi hanno accolto calorosamente nella loro confraternita.

    Ammetto che entrare a far parte del loro gruppo non è stato facile: mesi di duro addestramento fisico e mentale, seguiti da prove sempre più complesse.

    Poi è arrivato l'insegnamento dei Poteri, impartiti da Daud,il nostro capo.

    Già, i poteri: si vocifera che Daud li abbia ricevuti dall'Esterno stesso, entità misteriosa con occhi che a sua detta sono specchi dell'Oblio.

    Alcuni miei compagni hanno delle riserve circa l'uso delle nostre abilità soprannaturali: dicono che a lungo andare i poteri corrompano l'anima e portino alla pazzia.

    Narrano di casi in cui ex colleghi assassini abbiano vagato per anni fino alle inospitali terre di Pandyssian per ricercare i templi dell'Esterno e mettersi in contatto con lui.

    Per Daud invece, erano solo megalomani che avevano tempo da perdere, infatti secondo lui se sei interessante e determinato, è l'Esterno stesso che ti contatta.

    Tornando alla mia prima missione: quando Daud ieri pomeriggio mi ha convocato pensavo volesse farmi una paternale per aver smesso prima il turno di guardia.

    Invece no, senza dire una parola mi ha dato l'equipaggiamento, composto da abito grigio da debuttante corredato di guanti e stivali, maschera antigas, balestra da polso, spada e una lettera, con tutti i dettagli della missione.

    Alcune regole a fine lettera ricordavano di usare sempre la maschera, di vitale importanza per nascondere la mia identità, di non uccidere innocenti - al massimo addormentarli - e di non mettere in nessun modo in pericolo la confraternita stessa.

    È l'alba e la vittima designata si appresta ad uscire, è ora di agire e tenere bene a mente le regole date da Daud.

    CONTINUA...forse..

    Ps: @@Maurras @@agg4361 mi piaceva leggere i vostri racconti, dove siete finiti? :)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 6 Dicembre 2015
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  5. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    E io purtroppo ho abbandonato quella storia sul nuovo impero, sul dominion aldmeri e sul ritorno del popolo sotterraneo, perchè sono molto impegnato con la stesura del mio Romanzo fantasy - medievale. Comunque appena potrò, tornerò sicuramente a scrivere questa storiella ambientata nel mondo dei Tes. Intanto se vuoi leggere qualcosa puoi dare un occhiata al mio articolo sugli imperatori di Tamriel, anche se non è molto da leggere. ;)   ;)
     
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  6. Maurras

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    @@Legolas1990

    Gentilissimo, grazie.

    Comunque sia, puoi trovare la mia "Opera omnia" (ovviamente scherzo) LOL

    Nel link che c'è nella mia firma :)

    Al massimo ti metto qua 2 link diretti a qualche storia che spero possa piacerti ;)

    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3115507&i=1

    http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2125039&i=1

    La prima sono 5 parti, mentre l'altra mooolto più corta, appena 3. (e si ispira tantissimo sia al mondo TES che a quello di Fallout new vegas)

    p.s. Dimenticavo... questi giorni sono alle prese con la stesura di una storia (Più una fanfiction in realtà)

    fortemente ispirata al mondo di Gothic XD
     
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  7. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Leggerò con calma i tuoi link ;) Grazie @@Maurras

    @@agg4361 romanzo fantasy-medievale? Ma ci darai un'assaggio postando qui degli spezzoni?
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 6 Dicembre 2015
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  8. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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    Una piccola anticipazione sulla storiella che sto scrivendo al momento... ^^

    Dato che su EFP, pochi consocono i vecchi RPG, la presento come originale, ma è' praticamente una Fanfiction

    sul mondo di  Gothic  (come metterò negli avvertimenti) , solo che il mio protagonista è uno delle guardie.

    Nel breve testo qua sotto c'è una breve descrizione dell'isola.

    Spero di non aver dimenticato nulla e che non ci siano troppi errori.  (nel caso: segnalate! GRZ)

    La parte delle miniere, col castello dei paladini etc la devo ancora fare XD

    p.s. I nomi sono "leggermente variati" per ovvi motivi... ;)

    Dopo quasi sette anni la guerra* infuriava sempre più vicino alle grandi città, alcune delle quali vivevano ormai sotto assedio.

    La richiesta di minerale sacro per la forgiatura di nuove armi era salita alle stelle. Così un editto del re Zardas II, sorto al trono dopo la recente morte del padre, impose che tutti i prigionieri, indipendentemente dal crimine commesso, fossero mandati a scavare nelle miniere dell'isola di Khora. Ovviamente assieme i prigionieri venivamo trasferiti anche noi che ne eravamo le guardie.

    L'isola si era rivelata essere di gran lunga più grande di quanto immaginassi. Per percorrerla tutta da una costa all'altra occorrevano almeno due settimane di marcia forzata. Risalendo verso le montagne a nord-est, su un altopiano che si ergeva al centro di un grande lago si trovava un monastero dell'ordine del fuoco, cui si poteva accedere soltanto da uno stretto ponticello. Nelle campagne poi si potevano contare almeno tre grandi fattorie, i cui rapporti col governatore si erano incrinati con l'aumento delle tasse. A disposizione dei viandanti c'era anche una piccola locanda, proprio all'incrocio delle grandi vie principali. Gli scavi minerari infine occupavano tutta la parte ovest e vi si poteva accedere soltanto passando da una stretta gola, il cui ingresso era costantemente sorvegliato dai paladini.

    La città portuale che ci accolse mi sbalordì dal primo momento, era molto più estesa di Capo Dhumak, tanto che si era sviluppata su ben tre livelli. In quello più vicino al mare abitava la gente più povera: mendicanti, pescatori, ladri, c'era perfino un bordello. Nella zona intermedia invece notai subito le attività artigianali, dal conciatore di pelli al fabbro, passando per i mercatini all'aperto situati ai due cancelli principali. Solo dopo qualche giorno scoprì in un vicolo nascosto la bottega di un alchimista, un tipo un po' scontroso a dire il vero, ma in gamba. Nella parte alta infine, il cui accesso era riservato soltanto ai più meritevoli, era dove vivevano i nobili, alcuni mercanti che avevano fatto fortuna e gli uffici pubblici, uno per il governatore e l'altro dedicato al tribunale. Dimenticavo: la caserma della guardia cittadina sorgeva come un piccolo bastione tra il porto e il mercatino vicino alla porta a nord, c'era dentro anche una piccola prigione, ma non era quella la mia destinazione.

    in quel paragrafo non c'è scritto, ma la guerra è quella contro gli orchi ! XD

     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 10 Dicembre 2015
  9. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    :shock: Molto bello e ben scritto (secondo il mio modesto parere) e si legge che è un piacere..

    Dove scrivi: "Ovviamente assieme i prigionieri", io avrei messo ai, ma forse è stata una svista.. ;)

    Ps: cosa ne pensi @@Maurras dell'ultimo pezzo che ho scritto io?

    L'idea era quella di impostare il racconto come se il protagonista scrivesse sul suo diario personale..

    Si capisce ed è scorrevole quando si legge? Noti errori grammaticali?

    Grazie :)
     
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  10. Maurras

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    @@Legolas1990

    Troppo buono, grazie 1000 !

    Confesso che da stamattina ho corretto ed ampliato quel testo almeno 3 o   volte eh eh

    (eh si: alla fine avevo notato anch'io l'erroruccio ...XD )

    Per quanto riguarda il tuo scritto mi sono permessa di copiarlo in un file doc

    così domani ti rispondo con la mia breve (anche se non profesionale) analisi ^^

    Ora non ce la faccio che la batteria del portatile  mi sta letteralmente morendo in mano... O_O

    A domani allora !
     
  11. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Ok perfetto, grazie mille @@Maurras :)
     
  12. Maurras

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    Ciao @@Legolas1990 !

    Come ti ho promesso ieri, oggi ho dato uno sguardo "più tecnico" all'inizio del tuo racconto.

    Conosco il gioco Dishonored perché l'ho iniziaito tempo fa ed anche a me è piaciuto molto.

    Spero infatti di finirlo al più presto. ^^

    Passiamo ora al tuo scritto, che secondo me promette bene e non dovresti mollare.

    Lo stile scelto non è male. Il narratore in prima persona infatti  permette al lettore

    di immedesimarsi meglio nella storia e nei personaggi.

    Tecnicamente, per il poco che ne capisco, va sicuramente sistemata un pochino.

    Le singole frasi e/o paragrafi in se non presentano errori.

    Tuttavia mette un po' in difficoltà il fatto che cambi continuamente tempo verbale. -_-

    (Secondo me, sarebbe meglio portare tutto al passato... )

    Per darti un'idea copio il tuo testo con le note che ho scritto  ^^

    che sono quelle in corsivo e qualche appunto colorato...

    "LA MIA PRIMA VOLTA"

    L'orologio segna le quattro e la notte sta per lasciare spazio ad un nuovo giorno ,  credo ci stia bene un'altra virgola-  mentre io, appostato in posizione strategica sul tetto del Palazzo della Milizia, sono in attesa che il bersaglio esca allo scoperto, permettendomi di concludere il mio primo compito assegnatomi.
     

    Tempo verbale usato -sopra- : presente.

    Finalmente sono diventato una nuova recluta -tra gli- del gruppo di* - assassini professionisti chiamati Balenieri, che vedendo il mio carattere combattivo e determinato, mi hanno accolto calorosamente nella loro confraternita. (aggiungerei qualche riga per far capire le intenzioni della “Gilda”…chi sono e perché agiscono insomma)
    Ammetto che entrare a far parte del loro gruppo non è stato facile: mesi di duro addestramento fisico e mentale, seguiti da prove sempre più complesse.
    Poi è arrivato l'insegnamento dei Poteri, impartiti da Daud,il nostro capo.

    Tempo verbale usato -sopra: passato.

    Già, i poteri: si vocifera che Daud li abbia ricevuti dall'Esterno stesso, entità misteriosa con occhi che a sua detta sono specchi dell'Oblio.
     

    Tempo verbale usato -sopra: passato.

    Alcuni miei compagni hanno delle riserve circa l'uso delle nostre abilità soprannaturali: dicono che a lungo andare i poteri corrompano l'anima e portino alla pazzia.
    Narrano di casi in cui ex colleghi assassini abbiano vagato per anni fino alle inospitali terre di Pandyssian per ricercare i templi dell'Esterno e mettersi in contatto con lui.
     

    Per Daud invece, erano solo megalomani che avevano tempo da perdere, infatti secondo lui se sei interessante e determinato, è l'Esterno stesso che ti contatta.

    Tempo verbale usato -sopra: presente.

    Tornando alla mia prima missione: quando Daud ieri pomeriggio mi ha convocato pensavo volesse farmi una paternale per aver smesso prima il turno di guardia.
    Invece no, senza dire una parola mi ha dato l'equipaggiamento, composto da abito grigio da debuttante corredato di guanti e stivali, maschera antigas, balestra da polso, spada e una lettera, con tutti i dettagli della missione.

    Alcune regole a fine lettera ricordavano di usare sempre la maschera, di vitale importanza per nascondere la mia identità, di non uccidere innocenti - al massimo addormentarli - e di non mettere in nessun modo in pericolo la confraternita stessa.

    Tempo verbale usato -sopra: passato.

    È l'alba e la vittima designata si appresta ad uscire, è ora di agire e tenere bene a mente le regole date da Daud.
     

    Tempo verbale usato -sopra: presente.

    CONTINUA...forse..

    *dato che la parola "gruppo" la usi di nuovo subito dopo, te l'ho segnata giusto per evitare una ripetizione... ;)

    Come inizio della storia, come già detto va bene.

    (Spero solo di non essere stata troppo pignola/cattiva con le segnalazioni...

    sono tutti consigli che in passato ho ricevuto anch'io e ho cercato di farne tesoro ;) )

    L'ultimo consiglio che mi sento di darti, quando continuerai il lavoro, è quello di arricchire le scene

    aggiungendo un po' di descrizioni dei personaggi e dell'ambiente in cui si muovono :)

    A presto !

    Bye
     
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 11 Dicembre 2015
  13. Legolas1990

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    :shock: un consiglio: finiscilo e se puoi fatti anche i dlc, sono molto belli :)

    Hai fatto benissimo, per esempio il consiglio dell'altra volta sul non mettere le virgole prima di E o ED mi è stato molto utile :)

    Giusto!

    Non ci avevo proprio pensato :blush:

    Correggerò il tutto e vedrò cosa ne viene fuori, magari anche con una seconda parte.

    Grazie mille ancora @@Maurras ;)
     
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  14. Maurras

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    NOn c'è di che : Felice di averti aiutato ;) ^_^
     
  15. Mbops

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    ... qualcosa ho scritto ...  :happy:   :coffee:     :sisi1:
     
  16. Maurras

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    Ehylà!

    Torno oggi a rispolverare questo topic, com una filastrocca che avevo scritto tempo fa

    per un Contest (in rima) su EFP.

    Piccolo avviso:

    Il tema è un po' particolare (il gioco d'azzardo) e ci tengo a far presente che non intende assolutamente offendere nessuno

    ma semplicemente  cerca di far riflettere in modo  "ironico" su uno dei problemi (oltretutto legalizzato) che sempre più spesso colpisce in modo sottile e spietato la nostra società, spesso anche persone che ci sono vicine... 

    E niente. Basta cianciare e buone lettura.

    Lo scommettitore impazzito.
     ​
     ​
    Questa è la storia di un uomo impazzito,
    di una vita normale in cui tutto ha fallito.
    Voleva guadagnare, soltanto dal sognare
    e ad un tratto i suoi soldi impararono a volare.
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    Il lavoro non bastava alla sua folle ambizione
    sperava per davvero in una gran rivoluzione.
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    Iniziò con la schedina: a giorni alterni la mattina,
    perdendo per allora qualche monetina.
    Quel foglietto però non era sufficiente
    a richiamare la fortuna che aveva in mente.
    Pensando quindi che ci giocasse troppa gente,
    cercò qualcosa da controllar più facilmente.
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    Un giorno per caso incontrò un cavaliere,
    che trottava tranquillo sul selciato del belvedere.
    Ed ecco arrivare la seconda ispirazione:
    i cavalli sarebbero stati la soluzione!
    Era corso all'ippodromo più veloce di un soldato,
    lapidando così ogni soldo guadagnato.
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    Sconsolato e triste tornò al suo solito baretto,
    scroccando a un amico la consolazione in un goccetto.
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    Bevi oggi, bevi domani, la sua mente prese a vacillare:
    un'altra idea doveva trovare per riuscire ad incassare.
    Il mese però era lungo fino al prossimo salario
    cominciò, per mangiare, a rivendere il proprio inventario.
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    Intanto delle nuove arrivate conquistarono il suo cuore
    e la fiamma attenuata si riaccese con più ardore.
    Conobbe le carte: vecchia storia, antico dolore
    e soldi in contanti sul verde tavolo dell'amore...
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    Ma la bruna duchessa era una donna spietata:
    nei suoi occhi il gelo, nonostante fosse ammirata.
    Giocava ogni mano con gran concentrazione
    spezzando cuori e denari, come in singolar tenzone.
     ​
    Con l'animo infranto ed in brache di tela
    per quell'uomo si concluse in fretta la carriera.
    Si svegliò una mattina guardandosi allo specchio
    e cominciò a ridere, vedendoci un povero vecchio.
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    ...così finisce la storia dello scommettitore impazzito,
    che un giorno perse la testa e mai più poi è rinsavito.
     
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  17. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Niente male @@Maurras , bella poesia. ;)
     
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  18. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Brutta bestia il gioco d'azzardo,

    peggiore dei mostri che popolano i nostri videogiochi preferiti :(

    Tornando allo scritto: mi è piaciuto molto e la lettura mi è risultata scorrevole
     
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  19. MAGE divinity

    MAGE divinity Livello 1

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    Sono passati ormai cinque anni dall'ultima volta che ho messo piede su questo forum e in particolare su questo topic. Rileggendo le mie vecchie storie quanta confusione che sento, mi fa male il cuore solo a rileggere le mie stesse parole. anche se c'è sempre un minimo di nostalgia.
     
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  20. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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    Innanzi tutto ben tornato ;)
    ..e niente, non ti preoccupare troppo sull'effetto che fa rileggere le proprie storie, soprattutto le vecchie.
    Anch'io nonostante coltivi da anni la passione per la scrittura, rabbrividisco anche al solo leggere roba scritta l'altro giorno... ^_^
    Mentre sulle FF e storie di qualche anno fa ho proprio messo la lapide !! :emoji_skull_crossbones: lol
    Quindi se posso darti un consiglio, se ti piace scrivere non mollare e fregatene degli errori, quelli si possono sempre correggere dopo ;)
     
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