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I Nostri Scritti

Discussione in 'Lo scannatoio' iniziata da Supernova, 5 Gennaio 2008.

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  1. Gurtad

    Gurtad Livello 1

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    Mi fa piacere trovare cosi tanta gente che si dedica alla scrittura,io leggo molto e mi piacerebbe scrivere un libro fantasy anche se ho solo 16 anni,ho miliardi di idee nella testa ma non capisco come facciano certi autori a scrivere tipo 600 pagine o di più (vedasi Tolkien o Robert Jordan),devo acquisire esperienza,se scrivo qualcosina lo posterò qui 
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 10 Settembre 2013
  2. Gam3rdog

    Gam3rdog Livello 1

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    Ma è fantastico! Io amo scrivere e fotografare, spesso ho accoppiato le due cose.
    Sono fermo da un pò, ma ho del materiale da postare ... ad esempio:

    A New Dawn For The Human Being:
     

    Sono morto da molto tempo.
    Sono morto pensando a te.

    Non scorderò mai quella sensazione, il candido tocco delle sue dita sul volto, sul mio petto.
    Quell’ultimo caldo bacio così intenso da poter ancora sentire le sue labbra sulle mie.
    Non mi darò mai abbastanza colpe per non averla protetta …
    Vite sconvolte con incredibile semplicità, persone appassite come le foglie d’autunno e schiacciate sotto la suola di uno stivale solo per il mero piacere di sentirne il rumore mentre sorde s’infrangono per sempre.
    Amore mio … 
     

    “Ehi bell’addormentata svegliati, il cazzo di caffè è pronto”. 
     

    Una voce lontana, tetra … filtrata, mi giunge alle orecchie; apro gli occhi, non c’è nessun caffè ad attendermi.
    Sono nel mio giaciglio avvolto tra gli stracci, tra le mani stringo con forza una sua foto. Il contrasto tra le mie unghie sporche e crepate la fa sembrare un angelo.  
    Alzando gli occhi al cielo vedo solo ruggine, lamiere e vetri rotti. 
    Siamo all’interno di una vecchia fabbrica, il tetto squarciato in più punti permette a una debolissima luce grigia di penetrare all’interno dello scheletro della struttura. In fin dei conti un po’ tutto il resto del mondo è colorato da tonalità grigio-scure. 
    Mi metto a sedere, vedo il mio compagno accovacciato tra le macerie alle prese con un piccolo fuoco e una gran confusione di ciarpame e attrezzature mal assortite . 
    “Perché non ti liberi di un po’ di quelle stronzate?” Gli chiedo nervoso.
    “Queste stronzate potrebbero salvarti il culo” Ribatte senza degnarmi di uno sguardo.
    Un pesante cappotto nero sporco e logoro percorre il suo corpo fino alle caviglie protette da grezzi e infangati stivali militari. Si volta e mi guarda.
    Cazzo!
    Non mi abituerò mai a vederlo così, il suo volto celato da una sudicia maschera antigas nera, come il suo cappotto, come le nostre ombre, le nostre mani e il resto di questo fottutissimo mondo.
    Alcune volte posso vedere i suoi occhi dietro gli sporchi e spessi vetri, almeno credo.
    Ha una faccia? E’ una domanda che mi faccio spesso.
    “Abbiamo già perso troppo tempo qua dentro, muoviamoci” Incalza 8-ball.
    Già 8-ball; avete presente quella dannata palla nera che non dovete mai imbucare finché non resta l’ultima scelta, quell’ultima scelta che da sola ti decide la partita.
    Ed io? Ho ancora una faccia? Mi chiedo sistemandomi la maschera antigas specchiandomi in una pozzanghera lì vicina.

    [​IMG]
    Sia il brano sia la fotografia l'ho scattata io con una macchina fotografica analogica ( quindi ho sviluppato in camera oscura la pellicola)
    Se a qualcuno fosse piaciuto fatemi sapere! 
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 11 Settembre 2013
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  3. bruco

    bruco Ex staff Ex staff

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    Questo pezzo l'ho trovato geniale :sisi:

    Però, secondo me, dovresti toglierci "avete presente", perché è una forma che prelude ad una frase interrogativa che qui non c'è :)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 11 Settembre 2013
  4. Gam3rdog

    Gam3rdog Livello 1

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    Si hai decisamente ragione, se proprio volessi lasciare l'espressione " avete ragione " avrei dovuto fare :  

    avete presente quella dannata palla nera che non dovete mai imbucare finché non resta l’ultima scelta?

    Quell’ultima scelta che da sola ti decide la partita.

    Il pezzo di prima era a mio avviso autoconclusivo, ma comunque a suo tempo scrissi una seconda parte.

    Strascico i pesanti stivali tra sassi e polvere.
    Le nostre figure si stagliano alte e minacciose su questa landa desolata, circondati solo da carcasse putrescenti di edifici. 
    Lentamente cadono a pezzi, proprio come noi. 
    Che mondo malato e perverso, perché nessuna legge impedisce alle fabbriche, all’industrializzazione selvaggia di rubare l’azzurro al cielo. Che cosa possiamo fare ormai, noi povere formiche ricoperte di fuliggine in un mondo ridotto a una carcassa fumante? 
    Molti di noi, me compreso, siamo nati quando ormai il vocabolo madre natura era già stato condannato alla damnatio memoriae da molto tempo. Per questo motivo nessuno fa nulla, non per negligenza o per paura.
    Ma io conosco la verità … Posso farmene davvero poco.

    Possiamo dimenticarci di loro, possiamo perfino far finta che non esistano e proseguire verso l’ignoto ma sono sempre li alle nostre spalle a sputare fumo, ad avvolgerci con una cappa mefitica ad ucciderci lentamente. Non possiamo far altro che rinnovare la vana speranza che da qualche parte … … da qualche parte possa essere sopravvissuto qualcosa.

    Arresto improvvisamente la marcia nel bel mezzo del nulla, fisso il pavimento polveroso, dopo pochi istanti rivolgo la mia sudicia inespressiva maschera verso 8-ball.
    E’ impossibile intravedere i suoi occhi in quel gioco di riflessi anneriti creato dalle lenti dei nostri “volti”.
    Incrociamo “lo sguardo” un instante; capì subito le mie intenzioni. 
    Guardammo un’ultima volta alle spalle prima di proseguire …

    Chi lo sa? Forse non avremmo dovuto farlo, avevamo ancora una volta girato il coltello in una vecchia ferita sanguinante e purulenta. 
    Avrei davvero voluto chiedere a quella sorta di becchino che mi portavo appresso cosa ne pensasse … Probabilmente sarebbe stata una pessima idea, ma sono sempre stato un sognatore e in cuor mio speravo che almeno una volta sarebbe stato capace di condividere un emozione. 

    Per quanto restammo li? Imbambolati nel nostro silenzio a fissare quelle gigantesche torri dispensatrici di morte rigurgitare denso fumo nero. 
    “Ehi …” Rantolò 8-ball senza muovere il capo
    Spostai lo sguardo su di lui, attonito lo guardai.
    “Se hai fissato abbastanza il “progresso” ora muoviti, sta per piovere”
    Non riuscii a dire niente, prima di elaborare un pensiero lui aveva già girato i tacchi incamminandosi a passo svelto lungo una strada scoscesa.
    Mi aveva deluso ancora una volta o aveva semplicemente ricalcato le aspettative?
     
    [​IMG]
     
  5. KillingJoke91

    KillingJoke91 Il guerriero nero. Ex staff

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    Mi sono dilettato a scrivere una piccola e scontata creepy pasta :asd: spero sia di vostro gradimento

    Caro amico
    ci sono cose che non ti ho mai detto.
    Mi hai sempre confidato ogni segreto,ogni tua paura,ogni tua piccola vittoria,ogni amarezza provata nelle sconfitte.Mi ricordo ancora di quando lei se ne andò,e tu eri così inconsolabile.Sei subito venuto da me,e siamo rimasti insieme,abbracciati per tutto il giorno,mentre mi raccontavi tutto.
    Mi ricordo ancora di quando litigasti con tua madre per quel brutto voto a scuola.In quei momenti si dicono cose che non si pensano,cose che se le dicessi in faccia avrebbero un peso non indifferente.Quando pensavi "che si fottano tutti,vorrei che morissero" non dicevi sul serio,io lo so.
    Ci sono sempre stato,nei momenti più bui e tristi della tua vita,ma anche in quei giorni in cui eri così felice e andava tutto così bene.Forse troppo bene.
    Mi hai abbandonato.Non hai scritto più niente e mi hai lasciato solo fogli bianchi e polvere.La tua ingratitudine mi rende furioso.Mi mancano i tuoi pensieri e le tue paure.I tuoi segreti più oscuri.
    Ci sono cose che non ti ho mai detto.
    Per esempio che bisogna stare attenti a dove si scrive.Forse pensavi,come il 90% delle persone, che io fossi solo un oggetto,un insieme di fogli su cui riversare te stesso.
    E' così nel 90% dei casi.
    Ci sono certe rare volte ,però, in cui invece stai scrivendo a me.
    Io non sono un diario,amico mio.I miei denti non sono righe di quaderno.Il mio stomaco non si riempie dell'inchiostro della tua penna.
    Tu scrivevi a me,e da quando non hai più scritto la mia fame è cresciuta a dismisura.Così ho deciso che se non fossi stato tu a venire da me come ai bei tempi,sarei stato io a venire da te.
    A volte pensi che sia aria quella che accarezza i tuoi capelli mentre dormi,che lo scricchiolio della tua porta siano solo vecchi cardini arrugginiti.Ma non sei mai stato molto sveglio,altrimenti saresti stato attento a dove scrivevi i tuoi pensieri.
    Ora che hai ritrovato questo tuo vecchio diario e sai tutto leggendo questa pagina,ti consiglio caldamente di scrivere.Ho fame.
    Scrivi.
    O mi arrabbierò sul serio.
    E le prossime non saranno carezze.

     
  6. The Doctor

    The Doctor ⊙ Signore del Tempo ⊙

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    Accidenti è inquietante (meno male che il mio diario sta nella mia testa :asd: ) 

    Ben fatto davvero!
     
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  7. Dakota

    Dakota Livello 1

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    Il mio personaggio è un uomo, sulla trentina. Giovane e consumato. E questo è il suo racconto.

    Il TriDi si accende da solo non appena rientro, e anche le luci dell'ingresso. Come tutti i solitari, trovo confortante la compagnia illusoria offerta dagli schermi televisivi. Ne ho uno in ogni stanza. Quattro in tutto, contando anche quello del bagno. Anzi cinque, se aggiungiamo il computer. Per non parlare delle finestre, è ovvio, i cui vetri sono stati sostituiti da oloschermi in grado di proiettare qualunque tipo di paesaggio animato. Poi c'è il piccolo schermo del videotelefono, che proprio in questo momento si illumina mostrando il volto di un uomo di mezza età, con il volto scavato e il mento coperto da un pizzetto del tutto fuori moda.

    — Sono il dottor Morini — dice la voce registrata dalla segreteria telefonica. — Il suo cellulare risulta spento, e lei ha saltato il nostro appuntamento telefonico delle ore 15 e 30. Mi chiami questa sera alle 21 in punto, per favore. Sarebbe rischioso interrompere la terapia in questo momento.

    Il TriDi, intanto, sta mostrando le immagini del carnevale di Rio, una sequenza incalzante di scene movimentate, piene di carri coloratissimi, ballerine in perizoma, danze frenetiche, musiche, folla e caos. Insomma, la tipica rappresentazione del concetto di divertimento. Per quel che ne so, potrebbero essere tutti filmati di repertorio. Roba registrata, come la voce leggermente gracchiante del dottor Morini.

    Mi chiedo, senza vero interesse, come mai non usi un filtro vocale per rendere la sua voce più gradevole, dal momento che parla con i suoi pazienti sempre a distanza. Forse pensa che la sua vera voce sia più professionale, per qualche ragione che a me sfugge. Tuttavia, se fosse così, potrebbe anche essere che quella che sento non sia la sua voce reale. Ma la verità è che non mi frega assolutamente nulla della voce del dottor Morini, anzi non me ne frega assolutamente nulla neanche di lui. Di certo, non ho nessuna voglia di parlargli.

    L'unica cosa che mi attira, ora come ora, è un po' di sesso: sfrenato, possibilmente, magari reso alquanto più intenso da qualche stimolante. C'è la cabina multisensoriale, naturalmente, ma a dire la verità il sesso virtuale mi è proprio venuto a noia. Bisogna che io convinca qualcuna delle mie amanti a venirmi a trovare di persona. In alternativa potrei andare io da loro, oppure potremmo anche vederci da qualche altra parte. Alla fine, l'importante è che ci si incontri, che ci si incontri davvero, intendo.

    Il TriDi, adesso, sta trasmettendo il telegiornale: la solita marmellata di eventi insulsi, che ormai mi rifiuto di ascoltare. Qua e là, tuttavia, qualche frammento di notizia riesce a superare la barriera della mia disattenzione. È in arrivo uno sciame di meteore che rischia di danneggiare, o persino di abbattere, alcuni dei nostri satelliti geostazionari. La rete delle telecomunicazioni potrebbe addirittura collassare. Lo speaker sembra piuttosto preoccupato, forse per via del suo lavoro.

    Mentre cerco di contattare qualcuna delle mie amiche, lo speaker lascia il posto a un servizio su un serial killer soprannominato “Hot Bird”. Si tratta di qualcuno, un uomo presumibilmente, che sta uccidendo prostitute, tagliandole a pezzi nello stile classico di Jack lo Squartatore. Ne ha già macellate cinque in poche settimane. Si firma “Hot Bird”, appunto, usando come inchiostro il sangue delle sue vittime. La giornalista che ha registrato il servizio, una ragazza con occhi a mandorla da orientale, usa più volte l'aggettivo “raccapricciante”.

    — In un mondo in cui i contatti fisici sono ridotti al minimo — dice la giornalista, — una prostituta che accetta di incontrare dal vivo i suoi clienti corre davvero dei rischi. Del resto, secondo gli esperti, andare in cerca di sesso dal vero è una forma di perversione. I clienti di queste prostitute sono dunque per definizione dei maniaci, e pertanto pericolosi.

    Intanto sono riuscito a trovare Maurella. È dentro la vasca da bagno, con i capelli biondi tirati su, completamente immersa nella schiuma.

    — Mi dispiace, tesoro mio, adesso non ho tempo per fare l'amore con te — dichiara. — Sto cercando di rilassarmi, non di eccitarmi.

    — Ma io non volevo chiederti di entrare nella cabina multisensoriale — replico.

    — Ah, no? E che cosa volevi, allora?

    — Io... ecco, io volevo vederti.

    — Se si tratta di questo, mi stai già vedendo, mi pare — sorride lei. — Ma forse tu intendevi dire che volevi vedermi nuda. Be', ascolta, come ti ho detto sto cercando di rilassarmi. Però, se proprio ci tieni, potrei uscire per un momento fuori dall'acqua.

    — Non è necessario. In realtà, io volevo chiederti di... di incontrarci, ecco.

    Maurella mi fissa con i suoi occhioni blu, decisamente sconcertata.

    — Incontrarci? — chiede sorpresa, come se pensasse di non aver sentito bene.

    — Incontrarci, sì — confermo, cocciutamente.
     
  8. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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  9. Fanta

    Fanta Livello 1

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    Siete tutti bravissimi :)
     
  10. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Ho deciso di scrivere un breve racconto ambientato nel continente di Tamriel! :)

    31° Stella Della Sera - Sundas, Anno 299° della Quarta Era,

    Era una giornata piovosa, quella mattina a Cyrodiil.

    Nella capitale imperiale regnava il caos, dato che la sera stessa si sarebbero tenuti i festeggiamenti in tutta Tamriel, non solo per accogliere il nuovo Anno, ma anche per accogliere l'inizio della 5° Era e l'inizio di un nuovo periodo di prosperità e pace. I paesani correvano da una parte all'altra, i contadini trasportavano il raccolto per le strade della capitale, i fornai preparavano il pane per la festa, e per la città iniziavano ad allestire le prime bancarelle, mentre i giullari e i mangiafuoco si allenavano per le prossime esibizioni.

    Intanto, nella sede del Palazzo Imperiale, l' Imperatore Walynus Mede I e il suo fidato amico, il Re dei Re di Skyrim Istlod II, discutevano dell' opportunità di organizzare un nuovo trattato di pace con il Dominion Aldmeri delle Summerset Isles.

    - Capisci Istlod ? - spiegò convinto l'imperatore, - abbiamo la possibilità di ottenere una pace duratura a Tamriel, se dovessimo riuscire a convincere il nuovo sovrano degli Alti Elfi a firmare il mio nuovo trattato di alleanza. -

    - Sai bene Walynus, che la mia gente non accetterà mai di fare pace coi Thalmor, e che nemmeno gli elfi accetteranno di lasciare Skyrim in pace, nemmeno con l'arrivo della nuova Era! -

    - Su questo ti do ragione, amico mio, - continuò l'imperatore, - ma abbiamo combattuto un' altra guerra contro di loro, e siamo riusciti a convincerli a ripristinare il culto di Talos, non solo a Skyrim, ma in tutto l'impero coloviano, compresa Morrowind, Hammerfell, High-Rock e persino il Black Marsh! Quindi tentar non nuoce, Istlod. -

    - In effetti Walynus, è solo grazie all'Impero se Skyrim ha una possibilità di tornare libera dal controllo dei Thalmor, - disse il sovrano del Nord, - quindi siamo in debito con la tua gente, ed inoltre ti appoggerò in nome della nostra grande e unica amicizia! -

    - Sapevo ti poter contare su di te, amico mio! - sorrise l'imperatore.

    ( La seconda parte del racconto la continuerò in seguito) ! :)

    Spero che questa parte vi abbia incuriosito!

    Ringrazio inoltre Maurras, per avermi fatto notare come migliorare ed arricchire il racconto !

    Oggi posterò la seconda parte della storia !
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 21 Aprile 2015
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  11. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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    Ehylà !

    Ho appena dato uno sguardo a questo primo paragrafo.

    In realtà il testo in se è davvero piccolo per poter dare una valutazione obbiettiva.

    Quindi posso solo esprimere ciò che è stata la mia prima impressione.

    Comincio col dire che l'idea di base non è male.

    Ci sarà l'ennesima guerra o si troverà finalmente la pace ?

    Secondo me c'è materiale a sufficienza per una storia bella lunga... XD

    Passo ora alla noioisissima "Tecnicaglia".

    (e qui dovrò per forza fare "la maestrina", mi scuso in anticipo)

    La prima parte, questa qua, va sistemata un pochino:

    "Era una giornata piovosa, quella mattina a Cyrodiil.

    Nella capitale imperiale regnava il caos, dato che la sera stessa si sarebbero tenuti i festeggiamenti in tutta Tamriel, non solo per accogliere il nuovo Anno, ma anche per accogliere l'inizio della 5° Era e l'inizio di un nuovo periodo di prosperità e pace."

    Se la rileggi con più calma , puoi notare tranquillamente anche tu le diverse ripetizioni.

    Prova a riscriverla cercando di snellire un po il discorso ;)

    La stessa primissima frase inoltre può dar luogo a fraintendimenti.

    (si parla di 'tutta' la giornata o solo della mattina?)

    Potresti ad esempio ri-scriverla come:

    "Quella giornata a Cyrodijl aveva iniziato a piovere fin dalla mattina..."

    (O qualcosa del genere) Ma questo è solo un mio gusto personale.

    Puoi inoltre "arricchire" il testo inserendo piccole e leggere descrizioni

    sia dell'aspetto dei tuoi personaggi, sia dell'ambiente dove si muovono.

    Si trovano in una sala grande ? Piccola? Illuminata, scura  ?

    Bastano anche piccoli accenni, tanto per dare un'immagine di contorno, senza però appesantire troppo la lettura.

    E va beh...

    Spero di non averti stressato troppo.

    Io personalmente molte delle cose che ti ho suggerito le ho imparate durante questi anni

    in cui sto pubblicando su EFP.

    A volte capitano delle recensioni "spietate" ma che ti assicuro fanno benissimo per migliorare.

    Intanto aspetto con ansia come prosegue il tuo racconto :)

    Quindi non mollare !

    A presto XD
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 21 Aprile 2015
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  12. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Grazie per avermi fatto notare alcuni punti che vanno sistemati,

    le critiche e i consigli sono sempre ben accetti, non ti preoccupare !

    Scusate, ma oggi non sono riuscito a pubblicare la seconda parte del racconto, per diversi impegni che me lo hanno impedito di continuare.

    Domani comunque riuscirò a postare oltre alla seconda, anche la terza parte.

    Sono sicuro comunque, che quando lo avrò terminato, non ne rimarrete delusi affatto !

    Come ho promesso, ecco a voi la 2˚ parte !!

    Cyrodiil - Palazzo Imperiale

    L'imperatore Walynus Mede I , terminato il discorso con il Signore di Skyrim, fu molto soddisfatto di averlo convinto alla sua proposta di pace con gli Alti Elfi, e lo invitò ad attenderlo nella sala del Consiglio degli Elder, un'ampia sala dove si riuniscono gli Anziani per discutere di importanti argomenti.

    Istlod, obbedí e si allontanó dalla sala del trono, lasciando l'imperatore da solo a riflettere sul da farsi.

    Il re del nord, si incamminó lungo il corridoio che conduce all'ampia stanza circolare, dove ad attenderlo trovò, non solo gli Anziani e i vari consiglieri della città, ma anche i vari sovrani delle altre provincie coloviane.

    Vide con stupore, che oltre al suo scranno, altri tre non erano ancora occupati.

    I primi due capì subito che erano riservati al suo amico Walynus e al suo mago di corte Reeymak, mentre il terzo scranno non capiva di chi potesse essere.

    Quando lo videro entrare, gli Anziani e i vari regnanti si alzarono e gli diedero un caloroso benvenuto.

    Il Re di Sentinel, Callyox Yaghoub, l'ultimo discendente di sangue del leggendario eroe redguard Cyrus, fu molto contento di vederlo.

    - Istlod, come sono felice di vederti dopo tutti questi anni ! -

    - Lo sono anch'io Callyox. Non pensavo che l'imperatore avesse ancora dei contatti con la popolazione di Hammerfell. -

    I due si strinsero la mano, poi il Re dei Re continuò : - Toglimi una curiosità, ma quello scranno alla tua sinistra, a chi è riservato? -

    - Se te lo dicessi, non mi crederesti. Comunque, se lo vuoi sapere è riservato al re di Morrowind. -

    A quel punto, l'espressione di Istlod si fece seria e allo stesso tempo nervosa, - Cosa? Per i Nove, che ci dovrebbe fare quel codardo in questa riunione? Non abbiamo bisogno di lui! -

    - Vorrei saperlo anch'io, non ci resta che attendere. - concluse il redguard, pensieroso.

    ( E qui termina la seconda parte ) !

    Fatemi sapere come vi è sembrata, e oggi posterò la 3 parte !
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 23 Aprile 2015
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  13. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Salve, ho sempre voluto scrivere racconti, per lo più fantasy e steampunk, questo che posto è il mio primo esperimento :sisi1: , non ammazzatemi di critiche :asd:

    Scherzo, ditemi cosa ne pensate e in cosa devo migliorare.. :)

    Il racconto è ambientato in epoca vittoriana con elementi steampunk:

    Ero appena rincasato quella sera, e nonostante l'ora, avevo voglia di un ottimo sigaro e un bicchiere di rum. Era una mia vecchia abitudine quella di adagiarmi in salotto, rigorosamente al buio ed illuminato solamente dal fuoco che emanava il camino, ed alternare alla mia bevanda preferita il vizio che da anni avevo in programma di eliminare, ma senza riuscita. Intorno a me regnavano il silenzio e la pace più assoluti, accompagnati dal crepitio dei ciocchi di legno incandescenti. Quello era il mio momento, una sorta di trattamento rilassante, dove potevo rimanere da solo con me stesso e vagare con la mente sul trascorso della giornata e su altre mille pensieri, che alla fine mi attanagliavano. All'esterno, il caos e il vociferare giornaliero dei mercanti e delle bande rivali di Roughneck Street aveva dato spazio a un silenzio tombale e surreale, mentre in periferia c'era ancora qualche brigante che probabilmente, nonostante le risse fossero all'ordine del giorno, aveva ancora vitalità da spendere facendo a pugni con un malcapitato rivale.

    Mentre facevo attenzione a questi particolari, a catturarmi fu un rumore di passi, in direzione dell'entrata principale che si affacciava su Reckless Street. Qualcuno si stava apprestando a farmi visita, e a quell'ora la cosa mi stranì, infatti il pendolo a muro segnava mezzanotte in punto. Quello che temevo si rivelò realtà quando sentii iniziare a bussare insistentemente alla porta. "Sarà una persona molto coraggiosa per avventurarsi in giro a quest'ora di notte" pensai, "oppure molto deficiente" disse la parte sarcastica di me...

    Mi alzai allacciandomi la vestaglia e dirigendomi alla porta, avevo deciso di non disturbare Jack, il mio tuttofare e amico, che probabilmente si era ritirato nella sua stanza a dormire. "Ehi, un'attimo!" dissi spazientito, visto che il visitatore aveva deciso di sfondarmi la porta con la sua foga nel bussare, ed andai ad aprire.

    CONTINUA..

    Fatemi sapere se vi piace :)

    ho letto le 2 parti del tuo racconto e le ho trovate molto belle e di facile lettura :clap:
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 25 Aprile 2015
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  14. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Come inizio mi ha abbastanza attirato!

    Sarei curioso di vedere il seguito, complimenti Legolas1990 ! ;)

    Comunque, come promesso, ecco a voi la 3° parte del racconto ! :)

    Cyrodiil, Palazzo Imperiale

    Mentre Istlod attendeva con gli altri membri nella Sala degli Elder l'inizio della riunione, l'imperatore Walynus nel frattempo rifletteva pazientemente e in totale solitudine sul da farsi. Dopodiché, convocò in sua presenza il suo fidato consigliere, il mago di corte Reeymak.

    Reeymak è un Bretone molto avanti con l'età, ma che comunque riesce ancora a condurre una vita molto impegnata e movimentata.

    Nato nella città di Daggerfall nella provincia di High - Rock, egli, in seguito alla misteriosa morte dei suoi genitori, che non  conobbe mai, venne adottato e cresciuto da un'umile famiglia di Dunmer. Fu così che andò a vivere nella città commerciale di Narsis, a Morrowind. Raggiunti i vent'anni d'età, venne contattato tramite una visione da un membro dell'Ordine Psijic, che gli parlò delle sue immense doti magiche e lo invitò a trasferirsi da loro nell'isola di Artaneum. Terminato un lungo periodo di studi, il Bretone potè tornare a Narsis, dalla sua famiglia adottiva. Lì a Morrowind rimase per altri dieci anni, dopodiché decise di servire nell'Impero su invito del precedente imperatore Titus Mede II, che era alla ricerca di un nuovo consigliere.

    Alla morte del sovrano, egli serve tuttora il nuovo Imperatore di Tamriel.

    Dunque, allora, Reeymak si presentò al cospetto di Walynus e gli chiese, : - Vostra Maestà, mi avete chiamato ? -

    - Esatto. Ho bisogno che facciate una cosa urgente per me ! -

    - Di che cosa si tratta, Maestà ? - gli domandò il mago.

    - Prendete il piccione più veloce che avete, e inviate questo messaggio a Mounrhold, alla corte del re. -

    - Come desiderate Maestà. Però, se posso chiedere, avete per caso intenzione di invitare al nostro Consiglio il Re Hlaalu ? -

    - Devo purtroppo,  - spiegò l'imperatore, - nel caso, nella peggiore delle ipotesi, dovesse scoppiare una nuova guerra contro il Dominio Aldmeri, avremo bisogno dell'appoggio delle truppe di Morrowind e di Vvardenfell, e quindi l'appoggio del loro re. -

    A quel punto Reeymak, prese il messaggio, con un vecchio stampo vi pose il sigillo dell'Impero e guardando in modo convinto e fiducioso Walynus, disse : - Vedrò di spedirlo il prima possibile! -

    ( E qui si conclude la terza parte del mio racconto ) !

    Fatemi sapere come vi è sembrato, grazie ! ;)

    Grazie per il complimento, Legolas1990 ! ;)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 25 Aprile 2015
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  15. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Ecco la 2a parte del mio racconto:

    La scena che mi si presento davanti mi allarmò: un uomo, probabilmente sui 43-45 anni, camminava zoppicando, aveva chiari segni di ematomi sul viso e il labbro inferiore sanguinante, che ansimava non riuscendo a parlare.
    "Su su, entri!" lo incalzai, prendendolo sotto braccio e avviandomi in direzione del salotto.
    Lo aiutai a togliere il soprabito nero, ormai ridotto a brandelli e lercio di fango, e lo buttai per terra per non sporcare le poltrone in pelle bordeaux.
    "Jack, vieni giù e porta delle pezze con acqua calda!" gridai al mio tuttofare, che nel sentir aprire la porta e i lamenti dello sconosciuto, probabilmente si era già svegliato.
    "Ecco signore!" si apprestò Jack, portando tutto l'occorrente per pulire le ferite.
    Pulito il tutto, onde evitare infezioni, riuscii a guardare il viso dello sconosciuto più attentamente: aveva capelli neri e grossi baffi con pizzetto, profondi occhi azzurri e naso leggermente aquilino che davano l'idea di un'uomo molto sicuro di sè. Anche il suo abbigliamento, e le sue scarpe, nonostante sporche, erano di ottima manifattura e molto costose, quindi non poteva trattarsi di un mercante o un brigante qualunque. Doveva essere un aristocratico o un ricco signore di Black City, ma ci conoscevamo tutti, e lui non l'avevo mai visto.
    "Piacere, io sono Jesper Whitesmith" dissi, porgendogli un bicchiere d'acqua.
    "Piacere, mi chiamo James Loyalar, la ringrazio per l'aiuto che mi ha dato poco fa, grazie mille ancora."
    "Di niente, ma mi dica, cosa le è successo esattamente la fuori?"
    "Ebbene, stavo facendo due passi in strada, in prossimità della locanda da Miss Eveline, dove ho preso anche una stanza, quando ho visto un'uomo losco che mi fissava, e ad'un tratto, da un vicolo cieco, sono spuntati altri due sgherri, che mi hanno corso dietro e mi hanno derubato e picchiato."
    "Bhè, quella è una zona pericolosa, e la locanda di Miss Eveline non aiuta, tra gentaglia di bassa lega e alcolizzati, prostitute agli angoli delle strade e le bande di briganti pronte a derubare e malmenare come hanno fatto con lei."
    "Mi è andata bene: ad un certo punto erano talmente occupati a spartirsi la refurtiva che mi hanno lasciato a terra, quindi ho trovato coraggio e ho corso più veloce che potevo, grazie anche all'adrenalina che mi scorreva dentro e mi permetteva di non sentire il dolore alla gamba, probabilmente lussata."
    "Cosa le hanno rubato?" chiesi a James.
    "1000 Silverpound, che mi servivano durante la mia permanenza a Black City e quello a cui tenevo di più, un orologio da taschino in oro, regalatomi da mio padre."
    "Bhè, non si preoccupi" rassicurai l'uomo, "stanotte è mio ospite, ho già ordinato a Jack di preparare la stanza affianco alla sua. Domani per prima cosà farò visitare la sua gamba dal dottore e poi, se è in grado di alzarsi, ci recheremo alla Lega Dei Soldati per denunciare quei bastardi! Buonanotte."
    "Perfetto, la ringrazio per l'ospitalità e buonanotte sig. Jesper" disse James.
    CONTINUA..

    Spero vi piaccia e vi incuriosisca almeno un pò.
    Scrivetemi cosa ne pensate :)

    EDIT: sbaglio o questo thread è poco frequentato?
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 27 Aprile 2015
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  16. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Bella storia Legolas1990, bravo ! :Heavy_asd:

    Comunque, scusate se vi ho fatto ( di nuovo ) aspettare così tanto. :blush:

    Ecco a voi la 4° Parte del racconto !! ;)   ;)

    Mournhold - Palazzo Reale degli Helseth;

    Re Hlaalu Helseth II, figlio del famoso sovrano di Morrowind, stava pranzando nella grande Sala dei Banchetti insieme a sua nonna Barenziah, a sua moglie Nyma e a tutta la corte reale.

    Tra i vari personaggi e invitati più illustri al banchetto del Re erano presenti il Sovrano di Solstheim, Lleril Morvayn e il suo amico e consigliere Adril Arano. Era presente anche la moglie del consigliere Adril, Cindiri Arano.  Accanto a Cindiri sedeva il capitano delle guardie Redoran, Modyn Veleth. Alla destra di Barenziah, invece, era presente il famoso studioso Maestro Neloth, uno dei più grandi maghi della storia. Insieme a Neloth erano presenti anche il suo allievo Talvas Fathryon, la sua personale micologa Elynea Mothren, e il cuoco più conosciuto di Solstheim, Ulves Romoran, che aveva preparato il sontuoso banchetto.

    A differenza della Capitale Imperiale, a Mournhold non stava piovendo, anzi, il sole era così abbagliante che non si riusciva nemmeno a guardare oltre l'orizzonte. Il caldo era talmente insopportabile che gli abitanti non riuscivano neanche ad uscire dalle loro confortevoli abitazioni, e quindi i lavori di allestimento per la festa della nuova Era furono momentaneamente sospesi.

    Ad un certo punto si sentì bussare alla porta che separava la sala da pranzo dal corridoio d'ingresso del Palazzo.

    - Ma insomma, chi disturba me e i miei ospiti durante il banchetto reale ? - Urlò il Re.

    Da dietro la porta si sentì una guardia timorosa rispondere: - chiedo scusa Re Hlaalu, ma è appena arrivato un piccione con un messaggio da Cyrodiil. -

    In quel momento, il Sovrano di Morrowind fece un ghigno di soddisfazione, si alzò dalla sua seggiola e riprese il discorso: - Ma guarda un po', che strano. Dopo quasi trent'anni di silenzio l'imperatore Walynus ha deciso di contattarmi. Entra pure, guardia ! -

    La porta si aprì, e un soldato in armatura di chitina entrò in tutta fretta, e si inginocchiò davanti al sovrano e a tutta la corte.

    - Dimmi guardia, cosa dice la lettera? Su, leggimela! -

    Allora il soldato tolse il sigillo imperiale, e con voce scandita incominciò a leggere: - Su cortese invito dell'Imperatore Walynus Mede I, Sovrano di Cyrodiil e di tutte le Provincie sotto il suo regno, il Re Hlaalu Helseth II, Signore di Mournhold e di tutta Morrowind, è pregato di presentarsi entro la fine di questa giornata al suo cospetto, per questioni molto urgenti. Cordiali saluti, il Consigliere Reeymak. -

    - Sembra che questa volta l'imperatore non può fare a meno della vostra presenza, Maestà. - gli disse Lleril Morvayn, rivolgendogli uno sguardo pensieroso e preoccupato.

    - Non mi importa. I suoi problemi non mi riguardano. E comunque, anche se dovessi cambiare idea, è impossibile che io  mi presenti alla Capitale entro questa sera. Ci vorranno settimane per raggiungere Cyrodiil !  -

    Barenziah, ascoltando la risposta contrariata del suo testardo nipote, si alzò anch'essa dalla sua seggiola e fece segno alla guardia di allontanarsi dalla sala. Poi, rivolgendosi ad Hlaalu disse: - Sei proprio spiccicato a tuo padre, un presuntuoso che mostra un po' di buona volontà solo quando gli fa comodo !  -

    - Nonna, non ti permetto di parlarmi in questo modo, e comunque io non assomiglio per niente a quel folle di mio padre. -

    - Maestà, scusate se mi intrometto. - disse Neloth, che aveva deciso di far parte della discussione, - Non sarebbe meglio assecondare il volere dell'imperatore? -

    - Si può sapere perché ? Spiegati meglio. -

    - Non sò la ragione per cui Walynus vorrebbe incontrarvi, ma sò per certo che potremmo guadagnarci qualcosa, se faremo come dice, me lo sento. E sapete bene Maestà, che io non mi sbaglio quasi mai. - concluse il Mago.

    - E va bene, mi hai convinto Neloth, anche se non mi entusiasma affatto l'idea di lasciare Mournhold. Ma come faccio a presentarmi alla città Imperiale in così poco tempo? - Si domandò il Re.

    La vecchia Barenziah si mise a ridere, e proseguì il discorso: - Caro nipote, si vede che non sei a conoscenza delle mie abilità leggendarie ! -

    La donna, a quel punto, si avvicinò a re Helseth e gli appoggiò le mani sulla fronte.

    - Cos'hai intenzione di fare, nonna? -

    - Fidati di me  e chiudi gli occhi, nipote ! -

    Il Re dei Dunmer, prima un po' dubbioso, poi più convinto, ascoltò la vecchia regina e obbedì all'istante.

    Nella sala da pranzo apparve improvvisamente dal nulla una luce verdastra, che avvolse il sovrano e lo fece sparire con un lampo accecante, davanti agli sguardi increduli di tutti i presenti.

    ( Fine 4° Parte ) !

    Commentate e fatemi sapere, grazie !! ;)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 5 Maggio 2015
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  17. Legolas1990

    Legolas1990 Livello 1

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    Grazie mille agg4361 :)

    Molto bello il tuo racconto, mi piace molto come scrivi ;)
     
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  18. agg4361

    agg4361 Sacerdote di Lord Vivec Ex staff

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    Grazie del complimento, Legolas1990!

    Anche tu scrivi molto bene !! ;)
     
  19. †Simmaco†

    †Simmaco† Livello 1

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    Una ganguro salva un conglietto da alcuni ragazzini che lo perseguitano.
    Dopo questo fatto finisce per vivere in una casa con tante belle ragazze, dove risolve un misterioso rompicapo e, come ricompensa, viene posseduta dallo spirito di un antico giocatore di scacchi dalle dubbie tendenze, dato che a turno tutte queste si innamorano di lei.
    Immani mostri distruttori arrivano in quantità, in ordine alfabetico, ciascuno con il suo bravo numero. Sempre uno alla volta. Tuttavia lei capisce tutto, ma ha ben altre mete, e la sua figura svetta possente contro la luna alta nel cielo (si arrampica apposta su una torre).
    Nel terz'ultimo episodio, gli ultimi due vengono perduti quando finalmente sta per dichiararsi alla sorella-non-di-sangue: assistiamo frementi alle ultime battute.
    Lo Czar della Mannarite dice: "Noi non dobbiamo combattere: vedi io, in realtà, sono tuo Zio!" ed esibisce un contratto matrimoniale dell'anno prima, quando il protagonista si era sbronzato a capodanno.
    Infine lei risponde: "Sai? Era tanto tempo che desideravo dirtelo. Anche se mi chiamo Oscar, in realtà io sono... una donna!!!"
    La storia continua in un'altra dimensione. (fonte: Polygen. Correttore di bozze: io)
     
  20. Maurras

    Maurras Wanna be Elf , but proud to be Hobbit ! ;)

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    Torno giusto per dire che questi giorni sto leggendo i racconti iniziati da Agg4361 e Legolas ;)

    Piuttosto, le volte scorse mi ero dimenticata di avvisare che nella maggior parte dei casi

    mettiamo il testo dei racconti sotto spoiler, giusto per non far figurare a schermo dei post chilometrici ^_^

    Buon lavoro e a presto :D

    p.s. Piccola nota per Agg XD

    Rispetto all'inizio sto gia vedendo grossi miglioramenti.

    Solo nella terza parte ti segnalo un errorino di incongruenza verbale.

    All'inizio, quando parli del mago Bretone:

    " Reeymak è un Bretone molto avanti con l'età, ma che comunque... etc etc " 

    Dato che in tutto il paragrafo stai usando il tempo passato, devi usare lo stesso tempo anche là

    quando cominci la descrizione di questo personaggio ;)

    Ciao ciao
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 19 Maggio 2015
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