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Filosofia (esiste già un thread dedicato?)

Discussione in 'Lo scannatoio' iniziata da Varil, 12 Marzo 2024.

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  1. Varil

    Varil Galactic Guy

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  2. Varil

    Varil Galactic Guy

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  3. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    E meno male che ce lo dice lui con un video su iutub :emoji_laughing:
     
    A f5f9, Varil e alaris piace questo messaggio.
  4. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    AMEN! :emoji_laughing:
     
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  5. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Che snob intellettuali!
     
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  6. Varil

    Varil Galactic Guy

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  7. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Una pagina grondante genialità troppo avanti nel tempo.

    Friedrich Nietzsche
    da La Gaia scienza

    125. L’uomo folle. – Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino,
    corse al mercato e si mise a gridare incessantemente: “Cerco Dio! Cerco Dio!”. E poiché proprio là si
    trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitò grandi risa. “È forse perduto?” disse
    uno. “Si è perduto come un bambino?” fece un altro. “0ppure sta ben nascosto? Ha paura di noi? Si è
    imbarcato? È emigrato?” – gridavano e ridevano in una gran confusione. Il folle uomo balzò in mezzo a loro
    e li trapassò con i suoi sguardi: “Dove se n’è andato Dio? – gridò – ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad
    ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare
    il mare bevendolo fino all’ultima goccia? Chi ci dètte la spugna per strusciar via l’intero orizzonte? Che mai
    facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov’è che si muove ora? Dov’è che ci
    moviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, da
    tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla?
    Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto piú freddo? Non seguita a venire notte, sempre piú notte?
    Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono
    Dio, non udiamo dunque nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dèi si
    decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli
    assassini di tutti gli assassini? Quanto di piú sacro e di piú possente il mondo possedeva fino ad oggi, si è
    dissanguato sotto i nostri coltelli; chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo noi
    lavarci? Quali riti espiatòri, quali giochi sacri dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la
    grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dèi, per apparire almeno degni di essa?
    Non ci fu mai un’azione piú grande: tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtú di questa
    azione, ad una storia piú alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!”. A questo punto il folle
    uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti.
    Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. “Vengo troppo presto – proseguí
    – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo
    cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume
    delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano
    vedute e ascoltate. Quest’azione è ancora sempre piú lontana da loro delle piú lontane costellazioni:
    eppure son loro che l’hanno compiuta!”. Si racconta ancora che l’uomo folle abbia fatto irruzione, quello
    stesso giorno, in diverse chiese e quivi abbia intonato il suo Requiem aeternam Deo. Cacciatone fuori e
    interrogato, si dice che si fosse limitato a rispondere invariabilmente in questo modo: “Che altro sono
    ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?”.
     
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