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Dragon Age: la Recensione...

Discussione in 'Dragon Age Origins' iniziata da Olorin, 16 Dicembre 2009.

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  1. Olorin

    Olorin Ex staff Ex staff

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    [align=justify]“Venite, venite, giovani avventurieri… venite ad ascoltare… poiché vi narrerò le vicende dei leggendari Moderatori Grigi… eroiche imprese e meschine manovre vi attendono nei meandri della Storia, dimenticata dai molti e tesoro dei vecchi… amore e tradimento, coraggio e codardia, lealtà e meschinità… tutto questo vi attende, se avrete la pazienza di ascoltare i racconti di questa vecchia coppia di guerrieri…”

    Come ogni avventura che si rispetti, anche la nostra comincia con un prologo. Nel nostro caso, esso inizia nell'anno 2009 di quest'Era.

    In quel mese di Novembre, attorno al giorno 6, i primi freddi cominciavano già ad attanagliare quella landa chiamata Italia: le città si chiudevano su se stesse gelose del proprio calore, mentre nelle campagne si udiva più forte che mai l’ululato del serpente d’acciaio.

    In quei giorni, due misteriose figure si aggiravano inquiete per le vie nebbiose della grande città del Nord (Torino) e della calda città del Sud (Catania).

    Avvolti in lunghi mantelli grigi e con una strana luce negli occhi, solevano camminare vicino a botteghe dallo strano nome, Gamestor o Gamestop, importunandone i commessi con assidue domande relative ad un agognato oggetto, di cui si diceva potesse essere la chiave per accedere ad un reame in cui sangue e acciaio, magia e religione, guerra e passione governavano le vite di antiche e misteriose razze.

    Consci della difficoltà di tale impresa, temprati da mille e una delusioni precedenti, vigili verso le false promesse e con in cuore l’imperativo di proteggere le comunità videoludiche del paese, tali loschi figuri si facevano chiamare “Moderatori Grigi”, e rispondevano ai nomi di Dúne e Olorin.

    Incuranti dei pericoli per la propria vita sociale legati a risvegliare un oggetto di tale potere, i nostri eroi decisero di solcare, per primi, codeste misteriose lande, saggiandone i sentieri, per guidare i loro compagni attraverso i pericoli e le insidie che nascondono tali luoghi…
     
  2. D

    D Ronin Ex staff

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    [align=justify]Come ogni RPG che si rispetti, anche Dragon Age: Origins (da ora in poi DA:O) permette una creazione libera del personaggio. Dopo aver cliccato su Nuova Partita ed aver visionato il filmato introduttivo, i giocatori accederanno ad un menu che consentirà di stabilire vari aspetti del personaggio giocante: il sesso, la razza, la classe, le origini ed infine l'aspetto fisico.

    [​IMG][align=justify]SESSO: la scelta iniziale è centrata sul sesso del personaggio, una scelta che non influirà minimamente sulle statistiche e prestazioni del pg, ma che avrà ripercussioni durante lo svolgersi del gioco, soprattutto nei rapporti tra il pg e il party.

    RAZZA: la seconda scelta possibile riguarda la razza del personaggio. La scelta della razza è fondamentale per i due restanti aspetti personalizzabili del proprio pg. Essa, come il sesso,la classe e le origini, avrà un impatto importante sullo svolgersi degli eventi del gioco che si differenzieranno in base al proprio retaggio. Le razze disponibili sono quelle di Umani, Nani ed Elfi. Ognuna di queste razze avrà dei bonus alle statistiche a lei peculiari.

    CLASSE: la terza scelta consentirà di scegliere a quale classe appartenere. Ogni classe consentirà un approccio diverso durante gli scontri, ma anche durante alcuni dialoghi, che avremo modo di affrontare durante lo svolgersi della trama. Tre sono le possibilità: Guerriero, Ladro, Mago.

    Benché possano sembrare esigue, rispetto a tanti altri titoli, con lo svolgersi della storia il giocatore avrà la possibilità di accedere a un ulteriore grado di caratterizzazione del proprio personaggio e dell’intero party, scegliendo fra le 12 specializzazioni sbloccabili nel gioco (4 per ogni classe), di cui ognuna modificherà leggermente l'approccio al combattimento e alle prove di abilità.

    ORIGINI: l'ultima scelta che il player avrà possibilità di effettuare è l’origine del proprio Personaggio, il suo background personale, ma anche sociale.

    Le Origini, come detto in precedenza, dipenderanno dalle due scelte precedenti di classe e razza. Questo è forse l'aspetto più innovativo del titolo, ossia la possibilità di dare un “background giocabile” al nostro personaggio, il quale sin dalle prime battute di gioco, verrà immediatamente immerso in quelle che sono le fitte trame sociali, storiche e razziali che fanno da sfondo alle vicende del gioco. Inoltre, come un vero e proprio background, ciascuna origine porta con se un certo numero di eventi e problematiche da affrontare, alcune subito, altre in fasi più avanzate del gioco. In ogni caso, così come le scelte di dialogo, anche la scelta della propria origine avrà una ripercussione non indifferente sul mondo circostante, arrivando addirittura a influenzare il modo e la forma con cui i vari personaggi non giocanti si rivolgeranno a noi, anche nei filmati di intermezzo!

    Completata la definizione del personaggio, il giocatore potrà ulteriormente personalizzare il proprio PG modificandone le fattezze fisiche: capelli, colore degli occhi, larghezza della bocca, tatuaggi ecc.

    Inoltre, è compresa una sezione di modifica del ritratto “in-game” del personaggio principale, in modo da renderlo il più possibile piacevole ai nostri gusti, vista la quantità di ore che ci ritroveremo a fissalo. Infine, sono anche presenti un certo numero di voci diverse con cui dare vita al nostro PG.

    Completata la creazione del nostro personaggio, basterà cliccare un’ultima volta su “Avanti” per far comparire la finestra di scelta della difficoltà di gioco (cambiate il “Normale” a vostro rischio e pericolo…).

    Fatto questo, apparirà la schermata di caricamento e, dopo pochi secondi di attesa, verremo catapultati nel mondo di Dragon Age: Origins…
     
  3. Olorin

    Olorin Ex staff Ex staff

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    Creato il personaggio e deciso il livello di difficoltà, avremo tutte le carte in regola per cominciare il gioco vero e proprio.

    Dopo il caricamento, verremo catapultati “dentro” all’Origine scelta. Sicuramente, il nostro occhio verrà inizialmente catturato dalla bellezza grafica che contraddistingue il mondo di gioco, sia nei filmati/conversazioni sia nell’effettivo svolgersi dell’azione, che sia d’esplorazione o di combattimento.

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    ringraziamo Marcows per l'ottimo screenshot

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    La schermata di gioco si compone, oltre che della classica barra d’azione sul fondo dello schermo, anche di una piccola, ma dettagliata mappa nell’angolo in alto a destra, di un menù in alto al centro (di Mass Effect-iana memoria) e del ritratto del nostro avatar virtuale nell’angolo in alto a sinistra. Partiamo da questi tre elementi, in quanto costituiranno i nostri principali mezzi per controllare il mondo circostante.

    La barra d’azione, espandibile in senso orizzontale, permetterà di alloggiare tutto ciò che serve avere a portata di mano: dai poteri, alle modalità, alle pozioni, trappole, veleni e quant’altro. E’ inoltre presente la possibilità di bloccarla, per impedire che durante le fasi più concitate dei combattimenti i pulsanti si muovano. Per quanto riguarda pozioni e, in generale, oggetti di consumo, il loro posizionamento sulla barra dipenderà unicamente dal giocatore. Abilità, poteri e modalità, invece, verranno posizionate di “default” man mano che le sbloccheremo, mantenendo comunque la possibilità di riposizionarle a piacimento.

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    La mappa, circolare, potrà essere nascosta a piacimento. Inoltre, noterete che le linee che la compongono ricalcano fedelmente quelle riportate nelle mappe d’area più grosse accessibili con il tasto M. Su di essa, potremo costantemente vedere il nostro party, insieme ai nemici (quando presenti) e ad una freccia bianca. Questa ci indicherà la prossima tappa da raggiungere per procedere nella quest in corso, a patto che prima questa sia stata resa “Attiva” tramite la schermata del Diario. Inoltre, i destinatari delle quest verranno segnalati con una puntina gialla dorata.

    Infine, il ritratto, che è personalizzabile durante la creazione del personaggio, permetterà di avere sotto mano le informazioni principali sul personaggio, che appariranno al passaggio del mouse.

    Esplorando il menù in alto, avremo accesso alle funzioni più specifiche: Diario, Note, Tattiche, Composizione del Gruppo, Mappa, Inventario, Scheda dei Personaggi e Menù.

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    Il Diario, elemento immancabile in ogni RPG degno di tal nome, terrà conto delle Missioni che accetteremo durante lo svolgersi della nostra personale saga nelle terre del Ferelden. Qui, separate per Zona di provenienza o per Committente, troveremo l’elenco delle quest da risolvere e di quelle già risolte (in due schermate separate). Quando accetteremo una nuova quest, la voce corrispondente verrà evidenziata in giallo per segnalarci un elemento non letto. Dal diario, inoltre, avremo anche la possibilità di attivare le missioni, perché appaiano segnalate sulla mappa. Le missioni completate sono invece raccolte a parte, in una diversa pagina.

    Dalla stessa schermata del Diario, sarà possibile accedere anche a quella delle Note. Queste, divise per argomento, sono un elemento fondamentale del gioco. Sono infatti lo strumento prediletto scelto dai creatori del gioco per far sì che i giocatori si immergano ancora di più nel mondo di Thedas: qui troveremo informazioni sui principali personaggi incontrati duranti l’avventura; vi verranno raccolti tutti i documenti che il nostro personaggio leggerà durante il gioco, da pezzi di corrispondenza privata sgraffignati qua e la, a trattati sulla natura dell’Oblio o dei Qunari, o ancora descrizioni dei luoghi visitati, delle combo magiche che scopriremo, dei mostri che sconfiggeremo. Insomma, se volete toccare con mano la vita che percorre Dragon Age, questa è la sezione che fa per voi.

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    Tralasciando le altre funzioni, passiamo subito a parlare di quella che rappresenta la vera innovazione di Dragon Age, e che sarà anche la vostra più fidata compagna nel gioco: la schermata delle Tattiche. Già nei precedenti giochi di BioWare, era possibile impostare il comportamento dei personaggi del nostro party a piacimento, scegliendo però da una lista di comportamento pre-impostati dai programmatori. In alcuni casi, tale facoltà era utile e ben congegnata, in altri lasciava un po’ a desiderare. Quello che troviamo in Dragon Age potremmo definirlo “l’evoluzione della specie”, prendendo Mass Effect come punto di partenza. In quel capolavoro sci-fi, il giocatore, tenendo premuta la barra spaziatrice, poteva dar alcuni ordini basilari ai membri del proprio party: avanza, attacca, riparati, convergi sul PG, cambia arma, usa la tal abilità. Un sistema essenziale, ma efficace per l’ambiente in cui andava usato.

    In Dragon Age, dove gli scontri sono quasi sempre all’arma bianca, il party è composto da 4 personaggi e l’azione spesso è frenetica, assistiamo a un massiccio miglioramento. Senza entrare troppo nel dettaglio, dalla schermata delle Tattiche potremo scegliere, per ogni personaggio, 3 comportamenti pre-impostati (ma personalizzabili) e 3 comportamenti completamente vuoti, tutti da creare a nostro piacimento. Il sistema funziona secondo un semplice metodo “causa-effetto”: si imposta nella colonna di sinistra la condizione scatenante, e si imposta in quella di destra la reazione che desideriamo abbia il personaggio. La potenza del sistema sta nella marea di variabili che si possono impostare,:già nella versione non moddata di Dragon Age è possibile coprire con le nostre tattiche tutte le possibili situazioni che si presenteranno sul campo di battaglia. Potremo impostare una sequenza di tattiche per cui il nostro pg attiverà una modalità che gli consente di far maggior danno, poi sceglierà tra i nemici quello più forte e infine userà una particolare combo di colpi per massimizzare il danno inflitto. Il tutto, magari aggiungendo una stringa che gli imponga di curarsi quando la salute scende sotto una determinata percentuale-soglia. E’ un sistema molto, molto potente e qui, come in altre trovate BioWare, sta la genialità del titolo: benché potente, non è invasivo. Avremo sempre la facoltà di prendere possesso del personaggio e indirizzarne le azioni in tempo reale ma, una volta che lo lasceremo e ritorneremo a controllare il nostro avatar, il computer andrà a leggere le tattiche che noi abbiamo impostato per quel personaggio e le userà per farlo agire.

    Da RPG, con tale accorgimento, Dragon Age quasi crea un nuovo genere a sé stante, quello degli RPG Strategici.

    Andando, poi, su questioni meramente tecniche, il gameplay di Dragon Age è ottimo. La curva di apprendimento, sebbene un po’ alta, è facilmente percorribile anche dai neofiti, grazie alle Origini-Tutorial e ai suggerimenti a scomparsa che appaiono nell’angolo in basso a destra. L’uso della barra veloce è piuttosto intuitivo e semplice, mentre le tattiche, nonostante ad un primo sguardo sembrino complesse, possono essere sfruttate appieno con pochi ore di gioco sulle spalle. In definitiva, un titolo che, da questo punto di vista, ha tutte le carte in regola per accontentare sia chi si avvicina al genere per la prima volta, sia i giocatori più smaliziati e interessati alla sperimentazione.
     
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