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DAO: 87 - DA2: 82 - Qualcosa non va!

Discussione in 'Dragon Age 2' iniziata da axiolamer89, 30 Marzo 2011.

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  1. axiolamer89

    axiolamer89 Livello 1

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    Ciao a tutti ragazzi, ho girato un bel pò di siti prima di postare qua e da quel che ho potuto vedere questo dragon age 2 non sta piacendo a quasi nessuno (io parlo per coloro che sono arrivati a finirlo) grafica scadente anche se avevano promesso "un capolavoro per gli occhi" inventario stravolto in negativo, trama decisamente ridicola a mio riguardo che vede l'apice del peggio nella fine del gioco comunque chi piu' ne ha piu' ne metta!

    COME E' POSSIBILE che abbia un voto inferiore di soli 5 punti su 100 rispetto a Dao cioè secondo me c'è un abisso.... e anche secondo migliaia di player che hanno provato questo titolo

    Che fanno comprano le recensioni dei giornali e dei siti piu importanti?

    Da una mia piccola classifica basandomi sui siti in che sono stato in italia il gioco era all'intorno del 6.5.
     
  2. desfer

    desfer Mr. Roboto Ex staff

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    Le possibilità sono due: o tutti sono impazziti tranne poche persone ,alle quali è stata fatta una rivelazione mistica secondo la quale DA2 è brutto, oppure questo titolo è un gioco da 8/10 in su.

    Non voglio insistere più di tanto, il mio pensiero è ormai noto, ma la grafica, pur non essendo rivoluzionaria, è carina e piacevole mentre la trama è STUPENDA. Ora dirò una frase che ho ripetuto innumerevoli volte: ha i suoi difetti, ma è un ottimo videogioco.

    Se vi può consolare, tranne un gruppetto di persone, tutti quelli che l'hanno finito ( perchè in maggioranza le critiche arrivano da chi non l'ha finito o l'ha fatto in frette e in furia tralasciando le quest secondarie), che ho sentito io, me ne hanno parlato in maniera entusiasta.

    Certo è che mi sorge una riflessione: personalmente, dinanzi ad un titolo che non mi ha convinto, disinstallo il gioco e cerco di dimenticarmelo. Per DA2, e faccio un discorso in generale, sto notando una desiderio sfrenato di infamarlo a tutti i costi che io fatico a comprendere.
     
  3. Emelos

    Emelos Editore Editore

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    Io personalmente concordo con quella valutazione per DA2 mentre sono in disaccordo per Origins. Origins merita appunto 9, DA 2 un 8 lo prende di sicuro. I decimi poi sono relativi.
     
  4. samuele3180

    samuele3180 Livello 1

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    Secondo me la votazione per un gioco deve essere influenzata anche dalle aspettative, da chi lo sviluppa e (in questo caso) dall'ingombrante predecessore. Come gioco a se stante sarebbe anche da 8, ma se prendiamo in considerazione i fattori scritti sopra secondo me non va oltre il 6.
     
  5. edward-vlad

    edward-vlad Ex staff Ex staff

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    Veramente la maggior parte di coloro che hanno finito il gioco ne parla bene, sono quelli che si sono fermati ad 1 ora di gioco che ne parlano male...
     
  6. Olorin

    Olorin Ex staff Ex staff

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    Questa posizione mi sembra paradossale: un voto, un giudizio e, in senso più ampio, una recensione vengono scritte o espresso in maniera da essere i più oggettivi possibile. Questo perché la soggettività non da alcun tipo di valore ad un giudizio: se così fosse, tanto varrebbe far recensire i giochi agli sviluppatori; far condurre i processi agli imputati e così via.

    Quando si esprime un giudizio, o si enuncia un ragionamento, l'oggettività è il criterio principe nel definirne la validità generale e anche la sua pubblicabilità, il suo valore in quanto elemento di "guida" nei confronti del lettore. Considerare le aspettative, le opinioni o la fama di chi lo sviluppa e, infine, il peso di eventuali predecessori sono tutte meccanismi che introducono pesanti elementi di soggettività: questi chiaramente riflettono meglio ciò che che li enuncia pensa, ma in contemporanea eliminano de facto la validità generale di ciò che viene detto.

    D'altra parte, se si ragionasse così, dove starebbe la possibilità di migliorare i propri prodotti? O la capacità di riconoscere errori commessi in precedenza?

    Le recensioni servono proprio a questo: ognuno mantiene la sua opinione, ma ciò che viene pubblicato è quanto di più generale possibile, in modo che possa servire a presentare al lettore pregi e difetti del prodotto in questione, senza che l'analisi di questi stessi pregi e difetti venga in qualche modo "appesantita" da un giudizio "di parte". In questo modo il lettore può formarsi veramente una "sua" opinione, senza essere influenzato dalle idee del recensore che protende per una o per l'altra parte della questione.

    DA2 è un gioco. Certo, fa parte di un franchise, ma valutarlo principalmente sulla base delle aspettative generate (diverse da giocatore a giocatore); della fama degli sviluppatori (anche qui, condivisa o meno a seconda di chi scrive) e infine dei risultati del predecessore (anch'essi molto variabili) è un processo che impedisce di valutare realmente il gioco DA2: invece, si valuterebbe l'idea, l'aspettativa del gioco DA2, cosa che sinceramente non credo serva a qualcuno. E' un gioco a sé stante e, come tale, va valutato singolarmente, nonostante condivida il setting con DA:O.
     
  7. samuele3180

    samuele3180 Livello 1

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    Scusa ma ti vado palesemente contro. Tu mi parli di soggettività/oggettività, io ti parlo di tutt'altro. Quello di cui parlo io è il background del gioco, che Bioware (o EA) abbia più possibilità economiche, esperienza e aspettative di altri team di sviluppo (che ne so, Radon Labs di drakensang) non è una cosa oggettiva?? Come fai a dare un voto senza considerare cosa c'è dietro??

    Se porto farti un esempio stupidissimo, ti chiedo di dare un voto ad un campionato di calcio in cui, per assurdo, Milan e Chievo arrivano pari al 5° posto. Tu daresti lo stesso voto alle due squadre perchè il piazzamento finale è lo stesso! Io darei due voti diametralmente opposti perchè il Milan ha organico, possibilità economiche e aspettative infinitamente più grandi del Chievo. Ed è una cosa oggettiva, non soggettiva!

    Bioware aveva tutte le possibilità di fare un "titolone" ma (forse pressata da EA) non ha avuto il tempo materiale di sviluppare un prodotto decente, e dal gioco questa mancanza di tempo è palese.

    Anche la trama stessa che molti definiscono bella e piena di colpi di scena... ma perchè alla fine non c'è una vera trama, non c'è una storia con un obiettivo da perseguire! Sei semplicemente un personaggio che vive in un città in cui ogni tot anni avvengono delle crisi (e sta a te risolverle)...che trama è??

    In conclusione ripeto: data l'esperienza, l'abilità e le possibilità economiche del team di sviluppo, nonchè l'altissima aspettativa che si era creata, questo gioco, per me, raggiunge malapena la sufficienza
     
  8. Olorin

    Olorin Ex staff Ex staff

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    Io non sono d'accordo con il tuo metodo di valutazione e ti ho esposto il mio punto di vista su come dovrebbe essere fatta una recensione: è chiaro che i fattori da te elencati nel tuo post di risposta vanno e vengono presi in considerazione, anche nella recensione che ho scritto di DA2 qui su RPGItalia insieme a D e Hugo, ma semplicemente non ricoprono un ruolo di primo piano.

    Una recensione di un videogioco recensisce, a parer mio, innanzitutto il videogioco in sé, scevro di ogni altro elemento "folkloristico": solo in secondo piano vengono presi in considerazione elementi come speculazioni sull'investimento economico da parte degli sviluppatori (a meno che tu non abbia il bilancio di EA-BioWare in mano, tali sono infatti tutte le considerazioni in merito), le ipotesi di pressioni sui tempi di sviluppo per questioni di marketing (idem come sopra) e sull'uso approfondito o meno dell'esperienza e abilità dei developers.

    Che BioWare sia una compagnia che in passato abbia sviluppato titoli di tutto rispetto, dimostrando di avere abilità e capacità per fondere perfettamente storie complicate con ottime meccaniche di gioco e grafiche più che soddisfacenti è sicuramente un dato di fatto.

    Ma non è, non sono elementi quantificabili in modo a sé stante.

    E' come a scuola: l'insegnante non valuta la tua "intenzione", la tua "buona volontà" o le tue "scelte" nello studiare. Valuta quanto tu sai la lezione del giorno, cioè il risultato finale del processo di studio. Tu puoi aver tutta la buona volontà del mondo o la miglior intenzione a studiare, ma se lo fai con TV e PC accesi, difficilmente arriverai al 10.

    Si può anche dire che il voto contiene una valutazione della qualità del tempo che hai dedicato allo studio, ma è un elemento marginale, minimo: al 90-95% è una valutazione della tua preparazione in quello specifico momento. Punto e basta.

    Tant'è che una frase "tipo" dei prof ai colloqui è qualcosa della serie: "Signora/e, suo figlio ha le capacità ma non si applica."

    Che vuol dire che, benché il prof ti abbia riconosciuto

    di studiare, la sua valutazione oggettiva sulla tua preparazione relativa ad un singolo argomento si basa su come tu hai saputo rispondere in un determinato momento.Stessa cosa con DA2: il prodotto finale è oggettivamente un bel gioco (e su questo, da quanto ho visto, concordano tutte le riviste specializzate e buona parte di coloro che l'hanno finito al 90-100%), anche se presenta alcuni grosso limiti/difetti che impediscono di assegnargli l'eccellenza.

    Se fai caso, i discorsi su BioWare, le loro capacità, l'esperienza, l'eventuale pressione di EA, ecc. (elementi che fanno parte del processo di sviluppo del gioco) compaiono spesso solo in calce alle recensioni dei siti/giornali specializzati, se e quando compaiono. Perché l'oggetto della valutazione del recensore è il gioco in sé, e non la compagnia o le sue scelte.

    Spero ora siano più chiari il mio discorso e il mio punto di vista.