porno no

 

“Non risolveranno mai niente con la democrazia. "Democrazia" nel senso di Hobbes, che la chiamava "demagogia". Fu il primo a chiamarla col termine giusto.
L'unica forma di governo che garantisca qualcosa cos'è? La democrazia senz'altro, è la più accettabile paradossalmente (se ne occupa Cioran molto bene). Ma vi domando io: cosa garantisce la democrazia che una dittatura non possa garantire? Certo, garantisce qualcosa: l'invivibilità della vita. Non risolve la vita. Chi sceglie la democrazia, chi sceglie la libertà, sceglie il deserto. Se la democrazia fosse mai libertà. Ma la democrazia non è niente; è mera demagogia. Ma qualora noi meritassimo una libertà, dovrebbe essere affrancamento dal lavoro e non occupazione sul lavoro. Anche se non si scappa mai – questo è il discorso di Deleuze sulla letteratura minore, su Kafka – dalla catena di montaggio; non si sfugge mai. …
L'oppressione della catena di montaggio si fa sentire anche in famiglia, financo nell'amore, nella rivoluzione ancora di più e soprattutto …nell'entusiasmo.”

Carmelo Bene

 

di poter dare dello "stronzo" al dittatore?

 

Il punto è che la satira non cambia assolutamente lo status quo ma semmai lo rinforza e cementifica. In pratica, in un Paese "democratico", la satira è semplice pornografia per i segaioli della politica.

 

anche qui: dipende

 

MI hai fatto venire in mente osho che si esprimeva così sulla democrazia:

Cit. OSHO

Mi sembra molto attuale per i nostri tempi. Tutti i ritardati dei governi occidentali vengono da democrazie, mica da dittature.

 

GODO

 

Più o meno il mio pensiero è questo.
Sono un comunista senza saperlo?
https://youtube.com/shorts/rLp2nNWpsZg?si=cLIIda0sq-GAUJdd

 

Lol. Attualissimo più che mai. Clint Eastwood, leggendario.

 

Credo che la demenza sempre più spudorata della moda contemporanea possa esser fatta rientrare nel medesimo paradigma della non-arte contemporanea.
Pura propaganda consumistica becera - e ormai totalmente priva di vergogna. Operazione di istupidimento e conseguente asservimento delle masse all'apoteosi dell'acquisto idiotico.
Anche questo, tanto per cambiare, è frutto del late stage capitalism.

 

Spoiler

ma è fassita!

 

Ho esaurito gli elogi per Yasmina, quindi pensatene voi di nuovi

 

Circa 10mila licenziamenti di botto, ma tranquilli, mamma Microsoft la triliardaria non sta di certo fallendo. Nessun fallimento. Si chiama semplicemente delirio della crescita infinita del capitalismo allo stadio terminale. Le corporation quotate in borsa seguono l'imperativo categorico secondo cui non solo non bisogna guadagnare di meno ogni anno che passa, non solo non bisogna guadagnare tanto quanto lo scorso anno, non solo non bisogna guadagnare di più dello scorso anno, ma bisogna guadagnare molto di più dello scorso anno in forma esponenziale.
La borsa e l'ultracapitalismo del nuovo millennio sono il cancro che sta portando al totale deperimento la società al completo, eccetto l'1% in alto, che è l'unico a trarre beneficio da un tale sistema aberrante.
Ma, ehi, per @f5f9 va tutto alla grande, il late stage capitalism è una cosa meravigliosa ed io sono solo un povero...

D'altronde io il boom economico non l'ho mai vissuto, vivo in un'epoca in cui praticamente devi farti un mutuo per comprare un'auto basilare, un uomo non è più in condizione di mantenere una famiglia da solo (ma, ehi, tanto abbiamo spacciato il far andare le nostre donne a lavorare per arricchire l'impresa di qualcun altro -anziché crescere una famiglia funzionale, non stressata, non frustrata e non esaurita- come grande emancipazione), con la stessa fatica che facevi 30-40 anni fa per farti una villa a tre piani oggi puoi permetterti al massimo un buco di appartamento, la forbice economica è più larga che mai, i ceti medi sono praticamente in via di estinzione, ma, ehi, saranno solo i miei bias da comunistello. [SARCASMO]

 

Muoio dalle risate

 

Secondo me alla luce della realtà storica il comunismo è stato un regno del terrore e un modello economico fallimentare. Può darsi che i Paesi in cui è stato adottato l'ordine socialista abbiano deviato dal suo ideale autentico ma c'è da dire che il comunismo come moto spontaneo è in gran parte un invenzione: Lenin e la sua setta di assassini prezzolati riuscirono a impadronirsi della Russia grazie a ingenti finanziamenti delle banche ebraiche di Londra e New York. L'Unione Sovietica è stata una creatura dei Rothschild con l'obiettivo di porre fine alla Terza Roma, dando inizio a un mostruoso esperimento di ingegneria sociale che ha ispirato le opere cardine di Orwell e Huxley (per inciso epigoni inglesi dell'assai meno conosciuto Zamjatin).
Attualmente, dal punto di vista umano, uno dei più grandi problemi che impedisce di far progressi verso l'ideale del comunismo 'puro' è dovuto al fatto che il proletario non aspira a distruggere il borghese ma a divenire tale: la gente anziché capire che il mondo non può andare avanti in questo modo sogna di far parte della piccola percentuale degli eletti che hanno tutto a discapito degli altri. Chiaramente è inutile sperare di cambiare le cose votando per finte destre e finte sinistre dal momento che entrambi gli schieramenti sono specchietti per le allodole usati dalle lobby per il divide et impera. Difatti una volta al governo la pseudodestra o la pseudosinistra fanno le stesse schifezze volute dai bankster che finanziano i bilanci dello Stato (per es. costante taglio sui servizi e privatizzazioni).
Personalmente sto vedendo attorno a me avanzare la miseria a un ritmo impressionante: negli ultimi 5 anni le attività commerciali nella via principale nei pressi in cui abito sono fallite tutte. Rimangono solo saracinesche abbassate con cartelli 'Vendesi' o nuove gestioni dalla vita assai breve nel mentre che scorrazzano furgoni di Amazon o corrieri di Glovo che per quattro spicci pedalano a 38 gradi col sole a picco. Parlando di medium: la letteratura è morta, sul cadavere del cinema sono sorti i vari Neflix mentre ancor prima gli Spotify su quello del mercato musicale... nel campo dell'arte grafica presto alle IA faranno sfornare pure i fumetti che comunque non vendono da oltre una decade e le edicole sono sparite. Proprio ieri leggevo su Reddit utenti unanimemente entusiasti dei progressi dei generatori video immaginando la loro futura applicazione nelle cutscene dei videogiochi e il conseguente risparmio di tempo e fatica nella realizzazione di queste ultime non rendendosi conto che l'insieme di questa roba ci sta portando dritti verso la produzione di paccottiglia in serie talmente cheap e dozzinale che non importerà nemmeno se vende oppure no.

 

Sottolineo ogni parola e... qui farò triggerare più di qualcuno, ma non mi interessa. A mio personalissimo avviso, ritengo chi va a votare un povero co***one, con un livello infimo di consapevolezza della realtà. (Fa eccezione in questo contesto il votare per un referendum, già questo ha infinitamente più senso del votare un politico del c***o).
Mi fermo qui, perché rischio di scatenare più vespai che altro - ma, voglio sperare, la mia posizione si fosse ormai capita da un pezzo e che, a chi mi conosce, una tale sentenza da parte mia non dovrebbe sorprendere.


Ma parlando invece di tutt'altro: cosa succede quando le nuove generazioni e i social network arrivano a uccidere financo una delle poche rimaste nobili arti dell'essere umano sin dall'alba dei tempi, ovvero la lettura? Per deprimervi, guardate questo ottimo video di questo ragazzo che stimo: